Scilla, devastata area montana: due denunce

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I carabinieri forestali di San Roberto hanno sequestrato, in località “Mancusi” del Comune di Scilla (RC), un’area di proprietà privata dove lavori di ripristino di una pista forestale, condotti illecitamente, hanno deturpato e destabilizzato un’intera pendice montana. Due le persone denunciate.

La pista boschiva preesistente, lunga circa 3 km, è stata pesantemente ed illecitamente allargata e rettificata, comportando vistosi sbancamenti e mettendo in pericolo l’intero assetto idrogeologico della pendice montana, peraltro già di natura molto acclive.

La pista boschiva preesistente, lunga circa 3 km, è stata pesantemente ed illecitamente allargata e rettificata, comportando vistosi sbancamenti e mettendo in pericolo l’intero assetto idrogeologico della pendice montana, peraltro già di natura molto acclive.

L’area rientra in un contesto ambientale protetto dallo Stato con ben tre vincoli: idrogeologico, paesaggistico e Zona di Protezione Speciale (ZPS “Costa Viola”), territorio particolarmente protetto dallo Stato, riconosciuto di importanza Comunitaria ed afferente al programma Europeo Rete Natura 2000.

La ditta, che risultava essere in possesso di autorizzazione per il taglio di un bosco ceduo di castagno e leccio, durante la fase di preparazione dei lavori e di ripristino delle piste preesistenti, ha di fatto deturpato il territorio e modificato lo stato dei luoghi.

Lo scempio non è passato inosservato ai Carabinieri Forestali che, allo stato attuale, hanno denunciato il titolare della ditta boschiva e il direttore dei lavori. Numerosi sono i reati contestati che vanno dalle irregolarità su “opere svolte in assenza di autorizzazioni”, alla “distruzione di bellezze naturali”. L’area di cantiere ed il mezzo meccanico impiegato sono sotto sequestro.

Redazione Calabria 7

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