Saverio Rotundo, in arte ” U Ciaciu”, artista con il ferro nel sangue si è spento oggi a quasi 96 anni.
La morte ci ha tolto un altro figlio prezioso, sempre orgoglioso delle sue radici, della sua gente, della sua grande famiglia, della sua Catanzaro.
La morte ci ha tolto un altro figlio prezioso, sempre orgoglioso delle sue radici, della sua gente, della sua grande famiglia, della sua Catanzaro.
Se ne va un galantuomo, un uomo sensibile e generoso, un artista poliedrico che ha fatto conoscere al Belpaese la straordinarietà e il calore del Sud.
Fabbro, artista e nomade dell’arte, creatore dell’arte del recupero.
Le sue opere sono state esposte anche a Expo 2015, mentre in casa sua, la città di Catanzaro, non si sono ancora individuati degli spazi permanenti dove esporre le sue opere.
Riconosciuto da Vittorio Sgarbi come l’ultime delle meraviglie di tutta la Calabria, creatore del post Barocco invece che un post moderno.
Di certo possiamo dire che l’artista di suo fa una vita magra.
Spesso esposto ed usato, mortificato e a volte lasciato ai margini, sottopagato e ancora discriminato.
Storie da raccontare e da attaccare su un muro sperando che ci sia qualcuno disposto ad ascoltare ed osservare.
Grazie per esserci stato, grazie per aver reso il mondo un po’ meno grigio ed ombroso, grazie per aver amato incondizionatamente Catanzaro.
Siamo certi che lui non avrebbe voluto lacrime ma tanti sorrisi quelli che probabilmente, donerà ora in cielo, ma oggi, lasciacelo dire: Saverio, siamo tutti un po’ più soli.
Ciao guerriero.
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Gruppo consiliare
#fareperCatanzaro