Sarebbe stata rapita da Amelia, comune della provincia di Terni, dopodiché uccisa dal marito e sepolta in Aspromonte, in Calabria. Questo, secondo una nuova testimonianza resa da un collaboratore di giustizia, sarebbe avvenuto il 27 ottobre 2009, quando Barbara Corvi è scomparsa nel nulla. Il suo caso è ancora un mistero irrisolto.
Un punto di svolta?
Un punto di svolta?
La notizia di questa nuova ricostruzione di quanto accaduto è stata diffusa dal quotidiano “Il Messaggero“. Questo potrebbe essere un vero punto di svolta. A quella testimonianza (la quarta a carico del marito della donna) si baseranno gli avvocati della famiglia Corvi, Giulio Vasaturo ed Enza Rando, per convincere il gip Barbara Di Giovannantonio: si sono opposti alla richiesta di archiviazione avanzata sempre dalla Procura di Terni dopo l’assenza di notizie, al netto delle ulteriori indagini a carico del marito della donna, Roberto Lo Giudice, assistito dagli avvocati Giorgio Colangeli e Roberto Conte. La decisione è attesa questa settimana. Tra i familiari della donna scomparsa c’è ancora una volta la speranza di scoprire cosa sia realmente accaduto 14 anni fa.