“Un nuovo, mostruoso crimine di guerra” si legge in un tweet del Ministero della difesa ucraino. Dopo le terribili immagini di Bucha, analisti ed esperti di guerra ci avevano avvisato: altri drammatici rinvenimenti sarebbero emersi man mano che le truppe russe arretrano dalle città colpite. I soccorritori, si legge ancora nel messaggio, “avanzano nel territorio liberato” dai russi “e vengono scoperti nuovi mostruosi crimini di guerra”.
Questa volta sono 133 i corpi di persone “torturate e uccise” trovate a Makariv, una cittadina di 15mila anime a circa 50 km a ovest di Kiev. La città liberata da pochi giorni è presa al setaccio dai soccorritori che cercano le vittime dei bombardamenti rimaste sotto le macerie. La città, dice il ministero, è distrutta per metà. Il sindaco, Vadym Tokar ha detto che la maggior parte dei corpi sono stati dissotterrati da fosse comuni, alcuni sono stati trovati nelle strade: “Rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata”, ha detto all’Ansa Tokar di professione avvocato che dall’inizio della guerra veste una divisa militare, insignito di una medaglia d’onore da Zelensky dopo l’occupazione dei militari russi.
Questa volta sono 133 i corpi di persone “torturate e uccise” trovate a Makariv, una cittadina di 15mila anime a circa 50 km a ovest di Kiev. La città liberata da pochi giorni è presa al setaccio dai soccorritori che cercano le vittime dei bombardamenti rimaste sotto le macerie. La città, dice il ministero, è distrutta per metà. Il sindaco, Vadym Tokar ha detto che la maggior parte dei corpi sono stati dissotterrati da fosse comuni, alcuni sono stati trovati nelle strade: “Rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata”, ha detto all’Ansa Tokar di professione avvocato che dall’inizio della guerra veste una divisa militare, insignito di una medaglia d’onore da Zelensky dopo l’occupazione dei militari russi.