Nella tarda mattina di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Vazzano, durante l’attività di controllo del territorio disposta dal Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno, finalizzata a garantire sicurezza e rispetto della legalità ed alla prevenzione e repressione dei reati predatori, hanno eseguito un arresto per furto aggravato. L’attenzione dei militari è stata catturata dalla vista di un soggetto di Vazzano, comune in provincia di Vibo Valentia, che era intenta a recidere la rete metallica installata a ridosso del guardrail attiguo allo svincolo A/2 Vazzano, direzione Reggio Calabria, a protezione della carreggiata dall’ingresso di animali.
Da un ulteriore controllo, i militari hanno scoperto a bordo dell’auto del malfattore delle balle di rete metallica di recinzione per un peso complessivo di circa 200 kg ed una tenaglia. Il fermato veniva quindi accompagnato al Comando Stazione Carabinieri di Vazzano. Alla luce delle evidenze emergenti dalla flagranza di reato nonché da quanto emerso in sede dei consequenziali accertamenti con l’acquisizione della riferibilità della proprietà al demanio pubblico con diritto d’uso all’Anas, il soggetto è stato dichiarato in stato di arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo che ha disposto la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Gli attrezzi trovati e le balle della recinzione sono stati sottoposti a sequestro penale.
Da un ulteriore controllo, i militari hanno scoperto a bordo dell’auto del malfattore delle balle di rete metallica di recinzione per un peso complessivo di circa 200 kg ed una tenaglia. Il fermato veniva quindi accompagnato al Comando Stazione Carabinieri di Vazzano. Alla luce delle evidenze emergenti dalla flagranza di reato nonché da quanto emerso in sede dei consequenziali accertamenti con l’acquisizione della riferibilità della proprietà al demanio pubblico con diritto d’uso all’Anas, il soggetto è stato dichiarato in stato di arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo che ha disposto la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Gli attrezzi trovati e le balle della recinzione sono stati sottoposti a sequestro penale.