Scorrimento graduatorie concorso Gdf 2018, interrogazione di Fdi

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La richiesta di procedere allo scorrimento della graduatoria del concorso indetto nel maggio del 2018 per 380 allievi della Guardia di Finanza, è stata rivolta al ministro dell’Economia e delle Finanze dal deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha presentato una interrogazione insieme ai colleghi Marco Osnato, Salvatore Deidda, Galeazzo Bignami e Davide Galantino. Nelle graduatorie finali di merito del concorso indetto dal Comando generale della Guardia di finanza, risultano infatti 352 idonei e 741 idonei non vincitori. Il bando prevedeva la validità della graduatoria di merito per 18 mesi e la possibilità che la stessa fosse utilizzata per l’ammissione ad analoghi e successivi corsi.

Prima dell’emanazione del bando di reclutamento 2018, la Guardia di finanza autorizzava, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio, il reclutamento di 307 allievi finanzieri, attraverso lo scorrimento delle graduatorie del concorso indetto nell’anno 2012. Il 26 aprile 2019, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo bando di concorso per il reclutamento di 965 allievi finanzieri, che però non prevede lo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso indetto nell’anno 2018. Tale esclusione determina, a parere dei deputati di Fratelli d’Italia, una palese disparità di trattamento rispetto agli allievi che hanno beneficiato dello scorrimento delle graduatorie, considerato anche che i posti messi a bando nell’anno 2018 hanno subito una decurtazione per lo scorrimento della graduatoria del concorso dell’anno 2012. I deputati evidenziano come sul tema del reclutamento di personale della pubblica amministrazione o mediante scorrimento di graduatorie valide ed efficaci o mediante indizione di nuovi concorsi era già intervenuto il Consiglio di Stato, che ha sottolineato come le disposizioni che estendono i termini di efficacia delle graduatorie concorsuali presentano una chiara finalità di contenimento della spesa pubblica, in relazione ai costi derivanti dall’espletamento delle nuove procedure concorsuali, e che lo scorrimento della graduatoria preesistente ed efficace rappresenta regola generale di reclutamento, mentre l’indizione del nuovo concorso costituisce eccezione e richiede apposita e approfondita motivazione, salvo particolari necessità di procedere al nuovo concorso, pur in presenza di graduatorie efficaci.

Prima dell’emanazione del bando di reclutamento 2018, la Guardia di finanza autorizzava, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio, il reclutamento di 307 allievi finanzieri, attraverso lo scorrimento delle graduatorie del concorso indetto nell’anno 2012. Il 26 aprile 2019, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo bando di concorso per il reclutamento di 965 allievi finanzieri, che però non prevede lo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso indetto nell’anno 2018. Tale esclusione determina, a parere dei deputati di Fratelli d’Italia, una palese disparità di trattamento rispetto agli allievi che hanno beneficiato dello scorrimento delle graduatorie, considerato anche che i posti messi a bando nell’anno 2018 hanno subito una decurtazione per lo scorrimento della graduatoria del concorso dell’anno 2012. I deputati evidenziano come sul tema del reclutamento di personale della pubblica amministrazione o mediante scorrimento di graduatorie valide ed efficaci o mediante indizione di nuovi concorsi era già intervenuto il Consiglio di Stato, che ha sottolineato come le disposizioni che estendono i termini di efficacia delle graduatorie concorsuali presentano una chiara finalità di contenimento della spesa pubblica, in relazione ai costi derivanti dall’espletamento delle nuove procedure concorsuali, e che lo scorrimento della graduatoria preesistente ed efficace rappresenta regola generale di reclutamento, mentre l’indizione del nuovo concorso costituisce eccezione e richiede apposita e approfondita motivazione, salvo particolari necessità di procedere al nuovo concorso, pur in presenza di graduatorie efficaci.

I deputati ricordano come il DPCM del 4 settembre scorso prevede lo sblocco di 12 mila assunzioni, procedendo tramite scorrimento di graduatoria di selezioni già effettuate. “Lo sblocco delle graduatorie – spiega Wanda Ferro – garantirebbe quell’iniezione di gioventù davvero indispensabile in un settore come quello della difesa. Sarebbe un esempio di buon senso, oltre che di forte presenza dello Stato, l’immediata assunzione dei tanti giovani in attesa di essere immessi nel ruolo di allievi finanzieri”. Per questo i deputati di Fratelli d’Italia hanno chiesto al ministro Roberto Gualtieri “se e quali idonei provvedimenti intenda adottare al fine di garantire lo scorrimento della graduatoria del concorso indetto nel 2018 anche in costanza di nuovi concorsi, in considerazione del preminente interesse pubblico al contenimento della spesa”.

Redazione Calabria 7

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