Oltre 40 membri della Scuderia Ferrari Club Catanzaro, capitanata da Mimmo Tiriolo, sono andati in visita a Maranello per un evento esclusivo e senza precedenti. La partenza, avvenuta nella mattinata di venerdì 11 Ottobre dall’aeroporto di Lamezia Terme, ha dato a molti la possibilità di vivere completamente il mito Ferrari. Il ‘Factory Tour’, così denominato, si è composto di molte tappe nella Terra dei Motori: l’Emilia Romagna.
Arrivati a Bologna, sono state diverse le visite nei vari musei stabiliti nel programma. Parliamo di visite esclusive come quella fatta alla collezione d’auto di Mario Righini conservate nell’affascinante Castello di Panzano, la visita alle Cantine Giacobazzi, sponsor ufficiale di Gilles Villeneuve ai tempi della Ferrari, la mostra delle Hypercars nel Museo Ferrari, visita al museo Stanguellini, la presenza all’Acetaia Boni all’attivo dalla seconda metà del 1880 e infine la visita presso la Casa Museo di Enzo Ferrari.
Arrivati a Bologna, sono state diverse le visite nei vari musei stabiliti nel programma. Parliamo di visite esclusive come quella fatta alla collezione d’auto di Mario Righini conservate nell’affascinante Castello di Panzano, la visita alle Cantine Giacobazzi, sponsor ufficiale di Gilles Villeneuve ai tempi della Ferrari, la mostra delle Hypercars nel Museo Ferrari, visita al museo Stanguellini, la presenza all’Acetaia Boni all’attivo dalla seconda metà del 1880 e infine la visita presso la Casa Museo di Enzo Ferrari.
Il Factory Tour, però, è entrato nel vivo nella giornata del 12 ottobre, durante la visita nel cuore di Maranello. Nella prima parte della giornata, il club si è recato a far visita al Museo Ferrari, dove i soci hanno ammirato la mostra dedicata alla Hypercars, un percorso evolutivo che iniziava dalla Ferrari 288 GTO fino ad arrivare alle più recenti hypercar di Maranello come la Ferrari FXXK e la One-off (vettura introvabile ed unica nel suo genere) la P80/C. Al piano inferiore del museo era adibita una sala dedicata al mondo della F1, dove era presente la SF71-H di Sebastian Vettel (con teca contenente tuta e volante del pilota) e, di fianco, vi era la monumentale “Sala dei Campioni”, una sala che ripercorreva tutte le vittorie più importanti del mito Ferrari!
Visitato il Museo Ferrari, la tappa centrale del tour era la visita nella fabbrica Ferrari, una visita esclusiva dedicata solo ai soci iscritti al Club Ferrari. Divisi per gruppi composti da 16 persone, accompagnati da una guida, i soci hanno scoperto come nasce una Ferrari, analizzando tutti gli stadi di costruzione delle dreamcars di Maranello, partendo dal motore fino ad arrivare alla catena di montaggio dell’auto. La fabbrica al suo interno era eccezionale, poiché seguiva completamente il progetto “Formula Uomo”, in cui macchina e uomo convivono in perfetta armonia.
Scortati in lungo e in largo per la fabbrica, con un van i soci si sono spostati nel reparto ‘Corse Clienti’, area interamente dedicata al motorsport dove erano conservate vecchie monoposto di F1 (appartenute a Prost, Schumacher, Alonso ecc.) ed altre invece erano state acquistate dai clienti d’élite della Ferrari dove poi i clienti potevano testare le proprie vetture sul circuito di Fiorano o in altri tracciati designati.
Finita la visita, la giornata in fabbrica si è conclusa con il pranzo alla mensa Ferrari, dove i soci potevano scambiare pareri e porre domande ad i meccanici ed ingegneri che lavorano attualmente in fabbrica! Un’esperienza unica, terminata con i complimenti di Mauro Apicella – capo di tutti i Club Scuderia Ferrari – per essere uno dei club più grandi al mondo (l’ottavo per l’esattezza).
Questa magnifica esperienza non sarebbe stata possibile grazie agli sforzi del presidente Domenico (Mimmo) Tiriolo, che da grande appassionato del marchio e della storia del Cavallino ha organizzato tutto il tour con meticolosa attenzione e perfezione soprattutto nei minimi dettagli; regalando a tutti i soci partecipanti una delle più belle esperienze che solo in pochi possono vantare di aver vissuto. Un lavoro, il suo, costernato da numerosi traguardi, alcuni anche impossibili, raggiungibili solo da persone che hanno una grande passione e volontà (come la sua) per far capire agli appassionati del cavallino cosa vuol dire “essere Ferrari”.
Redazione Calabria 7