“Ho avuto modo di ricordare al ministro dell’istruzione, al ministro della Salute e al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie che nessuno di noi vuole chiudere la scuola. La scuole intesa come istituzione. L’istruzione va difesa sempre e comunque. Ma la scuola non è l’aula! Le aule non possono essere considerate il luogo più sicuro del pianeta. Come tutti i luoghi, anche le aule scolastiche possono trasformarsi in luoghi di contagio. E noi, in questi tempi di recrudescenza della pandemia, dobbiamo evitare che il contagio si propaghi”. È quanto scrive su Facebook il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.
“Il presidente della Regione è la massima autorità sanitaria della Regione stessa – continua la nota –. A lui è demandato il compito di tutelare la salute dei corregionali. Senza pregiudizio, preconcetto. Senza se. Senza ma. Al momento, in Italia, nessuno può permettersi di interpretare dati e decisioni: parlano numeri e studi di previsioni. E non si può aspettare che il virus sfondi le porte delle case degli Italiani, calabresi compresi, per poi dover correre ai ripari. Dunque – conclude Spirlì –, idee chiare e decisioni ferme. Con la tutela della salute dei più piccoli, difendiamo la salute di tutta la Famiglia”.
“Il presidente della Regione è la massima autorità sanitaria della Regione stessa – continua la nota –. A lui è demandato il compito di tutelare la salute dei corregionali. Senza pregiudizio, preconcetto. Senza se. Senza ma. Al momento, in Italia, nessuno può permettersi di interpretare dati e decisioni: parlano numeri e studi di previsioni. E non si può aspettare che il virus sfondi le porte delle case degli Italiani, calabresi compresi, per poi dover correre ai ripari. Dunque – conclude Spirlì –, idee chiare e decisioni ferme. Con la tutela della salute dei più piccoli, difendiamo la salute di tutta la Famiglia”.
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