Scuole aperte, Corbelli minaccia di occupare la Cittadella: “Spirlì le chiuda”

Non si ferma la battaglia del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, per la chiusura delle scuole
Movimento per la Libertà-alt

Non si ferma la battaglia del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, per la chiusura delle scuole e, dopo il Tar, con la manifestazione di mercoledì scorso, ha fatto tappa in questo fine settimana alla Cittadella regionale, con un sit-in e cartelli (uno con un appello proprio al Governatore) davanti al Palazzo della Regione e un video appello-denuncia per il Presidente Nino Spirlì , pubblicato da ieri sulla pagina Fb di Diritti Civili. “La zona arancione che scatta da oggi – dice Corbelli –  e impedisce ogni spostamento nella regione, al di fuori del proprio comune, mi ha portato ad anticipare, in questo weekend, la nuova protesta che, ancora una volta per evitare assembramenti, ho reso noto solo dopo la sua conclusione. Al presidente Spirlì, a nome di migliaia di genitori, insegnanti e studenti, chiedo di intervenire e fare subito una nuova ordinanza per la immediata chiusura di tutte le scuole, sino a Pasqua, anche per consentire così di fare la vaccinazione del personale scolastico con più serenità e tranquillità, dopo quanto è successo con il caso del vaccino Astrazeneca”.

Secondo Corbelli, “il governatore ha il diritto-dovere di fare oggi questa nuova ordinanza dopo il cambio di colore (e il maggiore rischio!) della nostra regione che ritorna arancione e visto anche che per la Fondazione Gimbe la Calabria è addirittura, secondo i dati del monitoraggio dell’ultima settimana 5-9 marzo, già ampiamente zona rossa, con 349 casi positivi ogni 100.000 abitanti (il limite perché scatti automaticamente la zona rossa e la chiusura di tutte le scuole, com è noto, è fissato dal decreto del governo in 250 positivi ogni centomila abitanti), continua il leader di Diritti Civili”.

Secondo Corbelli, “il governatore ha il diritto-dovere di fare oggi questa nuova ordinanza dopo il cambio di colore (e il maggiore rischio!) della nostra regione che ritorna arancione e visto anche che per la Fondazione Gimbe la Calabria è addirittura, secondo i dati del monitoraggio dell’ultima settimana 5-9 marzo, già ampiamente zona rossa, con 349 casi positivi ogni 100.000 abitanti (il limite perché scatti automaticamente la zona rossa e la chiusura di tutte le scuole, com è noto, è fissato dal decreto del governo in 250 positivi ogni centomila abitanti), continua il leader di Diritti Civili”.

“Per questo dico – continua –  al Governatore che il destino della Calabria è oggi nelle sue mani. Firmi la nuova ordinanza e salvi migliaia di studenti, insegnanti, famiglie, salvi la nostra regione. Si è ancora in tempo per farlo. Questa volta il Tar non si sognerà certamente di bocciare la nuova ordinanza. La situazione è drammatica. Basta vedere il bollettino di guerra quotidiano, con decine di migliaia di contagi e centinaia e centinaia di morti ogni giorno in Italia, che è oggi il Paese europeo più devastato da questa pandemia e con più decessi complessivi (oltre 100.000!)! Il contagio a causa della variante inglese corre veloce e minaccioso colpendo soprattutto i più giovani, bambini e ragazzi, anche nella nostra regione. In Calabria, molto spesso, la metà dei nuovi positivi quotidiani sono ragazzi al di sotto dei 18 anni! Le scuole oggi sono un pericolo, un focolaio, una polveriera che sta esplodendo in tutto il Paese. Non si possono mandare al massacro studenti, bambini, insegnanti, le loro famiglie. Non si possono ignorare i pareri degli esperti che continuano a ribadire che le scuole in questo momento, con la terza ondata che avanza insieme alle minacciose e assai contagiose varianti, sono un pericolo e vanno per questo chiuse. Occorre perciò agire subito. Non bisogna perdere più tempo”.

“Spirlì – conclude – firmi subito la nuova ordinanza e salvi la Calabria, prima che sia troppo tardi. Non mi costringa dopo la protesta davanti al Palazzo chiuso a violare le restrizioni della zona arancione e fare irruzione nei prossimi giorni dentro la Cittadella”.

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