Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, parlando con i cronisti a Palazzo Chigi, ha affermato di aver chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico, dopo l’incontro tra il premier Conte e i ministri, dal quale è emersa la decisione di fermare l’attività didattica.
“La decisione ufficiale – ha concluso il ministro – arriverà nelle prossime ore”. Se dovesse essere confermata quella che ormai appare una decisione imminente, cioè la chiusura di tutte le scuole italiane, quali sarebbero le conseguenze sul piano didattico?
“La decisione ufficiale – ha concluso il ministro – arriverà nelle prossime ore”. Se dovesse essere confermata quella che ormai appare una decisione imminente, cioè la chiusura di tutte le scuole italiane, quali sarebbero le conseguenze sul piano didattico?
Gli alunni rischierebbero di perdere l’anno?
In un decreto già approvato in Consiglio dei ministri si è sottolineato il concetto di “chiusura per forza maggiore”. Nessuno, quindi, rischierebbe l’anno scolastico per le assenze di questo periodo in emergenza, anche qualora non si dovessero raggiungere i 200 giorni di presenza.
A rassicurare studenti e insegnanti, infatti, ci ha pensato proprio lo stesso ministero dell’Istruzione che, nel 2012, ha emanato la seguente nota: “Può tuttavia accadere che si verifichino eventi imprevedibili che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche. Al ricorrere di queste situazioni si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200″. Dunque, non ci dovrebbero essere problemi.
Un’altra domanda che in tanti si pongono è quella circa la possibilità di prolungare l’anno scolastico. Il governo sta valutando la chiusura delle scuole per una quindicina di giorni, ma con la possibilità di prolungarla per un mese. Una situazione di emergenza in cui si valutano diverse ipotesi: dal 6 politico (subito, però, allontanata dal ministro Azzolina) fino al posticipo dell’anno scolastico al 30 giugno. (m.m.)
Redazione Calabria 7