di Bruno Mirante – Tra ordinanze di chiusura degli istituti scolastici e ricorsi al Tar che puntualmente ne decretano la riapertura, regna il caos nel mondo dell’istruzione catanzarese. Buona parte dei dirigenti degli istituti scolastici del capoluogo, sono stati colti di sorpresa dal decreto del Tar Calabria che ha evidenziato quanto la situazione epidemiologica non fosse così acuta da giustificarne la chiusura. Così il ritorno in aula viene decretato mentre in alcuni istituti sono in corso le operazioni di sanificazione dei locali, senza contare i disagi che il repentino passaggio alla didattica in presenza determina per docenti, alunni e famiglie. A ciò va aggiunto il fatto che non è stata ancora completata la vaccinazione del personale scolastico.
Tutte motivazioni che hanno indotto il sindaco Abramo a chiedere, per iscritto, all’Asp la comunicazione dei dati aggiornati dei contagi e delle quarantene fiduciarie attinenti agli istituti scolastici. Come lo stesso Abramo ha avuto modo di dichiarare, infatti, la scelta di chiudere le scuole cittadine ha fatto seguito alla “proposta” avanzata dall’Asp e motivata con “l’aumento dei casi di positività al Covid-19 all’interno delle varie scuole”. La stesse indicazioni sono state inviate dall’azienda sanitaria provinciale ai sindaci del distretto di Catanzaro in una missiva in cui “invita” alla chiusura di tutti gli istituti scolastici dal 23 marzo al 6 aprile. Nella comunicazione ai primi cittadini, il direttore facente funzioni dell’Unità operativa igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione Claudio De Santis fa anche riferimento all'”approssimarsi delle vacanze pasquali nel cui periodo sarà attuato il lockdown nazionale” e al fatto che la Calabria “ricade nella zona arancione con le conseguenti restrizioni”.
Tutte motivazioni che hanno indotto il sindaco Abramo a chiedere, per iscritto, all’Asp la comunicazione dei dati aggiornati dei contagi e delle quarantene fiduciarie attinenti agli istituti scolastici. Come lo stesso Abramo ha avuto modo di dichiarare, infatti, la scelta di chiudere le scuole cittadine ha fatto seguito alla “proposta” avanzata dall’Asp e motivata con “l’aumento dei casi di positività al Covid-19 all’interno delle varie scuole”. La stesse indicazioni sono state inviate dall’azienda sanitaria provinciale ai sindaci del distretto di Catanzaro in una missiva in cui “invita” alla chiusura di tutti gli istituti scolastici dal 23 marzo al 6 aprile. Nella comunicazione ai primi cittadini, il direttore facente funzioni dell’Unità operativa igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione Claudio De Santis fa anche riferimento all'”approssimarsi delle vacanze pasquali nel cui periodo sarà attuato il lockdown nazionale” e al fatto che la Calabria “ricade nella zona arancione con le conseguenti restrizioni”.
Nonostante quanto decretato dal Tar, insomma, il sindaco Abramo attende risposte da parte dell’Asp e qualora i dati sui contagi dovessero rivelarsi significativamente in aumento, non esclude una nuova ordinanza di chiusura degli istituti.
LEGGI ANCHE| Scuole a Catanzaro, Tar boccia Abramo: accolto il ricorso contro la chiusura
LEGGI ANCHE| Riapertura scuola a Catanzaro, Abramo: “Accetto il decreto del Tar, ma volevo tutelare studenti e docenti“