Scuole di Specializzazione, minoranza in Comune presenta risoluzione in loro difesa

Gdpr e privacy compliance all'Umg

L’intero centrosinistra a Palazzo De Nobili, che malgrado i pezzi persi per strada dalla data delle elezioni (l’ormai lontano giugno 2017) a oggi ancora in qualche modo tiene, ha avviato un’importante iniziativa, quantomeno sul piano politico, a tutela e salvaguardia – come si dice in questi casi – delle varie Scuole di Specializzazioni in campo medico dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Un atto di risoluzione, nello specifico, demandato al consiglio comunale che tornerà a riunirsi in seconda convocazione proprio domattina, dopo il forfait di ieri, a partire dalle 9.30 (orario come sempre del tutto indicativo). Insieme agli altri punti all’ordine del giorno del civico consesso, dovrebbe dunque discutersi anche di questo. (D.C.)

DI SEGUITO IL TESTO COMPLETO PRESENTATO CON DELEGA DI TUTTI GLI ALTRI FIRMATARI DA PARTE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI CAMBIAVENTO GIANMICHELE BOSCO:

DI SEGUITO IL TESTO COMPLETO PRESENTATO CON DELEGA DI TUTTI GLI ALTRI FIRMATARI DA PARTE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI CAMBIAVENTO GIANMICHELE BOSCO:

I consiglieri firmatari: Gianmichele Bosco, Nicola Fiorita, Fanio Celia, Cristina Rotundo, Sergio Costanzo (sostenuta anche da Roberto Guerriero, Mauro Notarangelo e Lorenzo Costa)

– che dall’8 maggio scorso è venuto meno l’accreditamento – da parte del ministero della Salute – della scuola di specializzazione Cardiochirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, Malattie dell’apparato digerente, Malattie dell’apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa (Fisiatria) e Pediatria. dell’Università Magna Graecia, apparentemente per il difetto dei requisiti previsti ma in realtà per la mancata nomina di un ricercatore. Conferimento di incarico di per sé sufficiente a far sì che i criteri previsti per il perfezionamento dell’atto ministeriale fossero rispettati con la conseguente redazione dell’atto ministeriale.

– che da indiscrezioni giornalistiche, e non solo, viene ventilata l’ipotesi di una condotta ostruzionistica nei confronti dell’ateneo cittadino

– che la Sanità calabrese e catanzarese, spesso stigmatizzata per le sue inefficienze, ha nell’università del capoluogo un polo d’eccellenza, anche in virtù del proficuo lavoro di didattica e assistenza svolto nel Policlinico, da difendere e tutelare in ogni modo

– che la Scuola di Specializzazione in oggetto offriva un’importante opportunità a tutti i giovani laureati in Medicina, provenienti dalle più disparate sedi, interessati a un percorso di approfondimento post-laurea della branca di cui si discute

– che questa chiusura costituisce un ulteriore depauperamento della città capoluogo e del suo sistema sanitario, comunque ritenuto complessivamente efficiente e capace di vantare non poche strutture all’avanguardia

– che una simile decisione va a incidere negativamente sull’intero tessuto socioeconomico cittadino, già depresso per tante altre ragioni e dunque ulteriormente penalizzato da una scelta insensata per cui non paiono esserci adeguate motivazioni a supporto

una risoluzione, immediata e urgente, da adottarsi ad opera dell’intero consiglio comunale nella seduta odierna affinché si contribuisca a creare i presupposti per annullare gli effetti di una decisione che come premesso avrebbe ricadute negative su tutta la città. Un’ipotesi ovviamente da scongiurare con un intervento forte ed efficace. Ecco perché sollecitiamo una discussione che vada nella direzione dell’elaborazione di misure concrete a salvaguardia del capoluogo di regione e della Sanità locale

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