“Riflettendo sulle polemiche di questi giorni, viene da chiedersi se dietro all’abile manovra alla base del tentativo di clonazione, per così dire, della Facoltà di Medicina all’Unical si nasconda il timore che l’unificazione delle aziende ospedaliere Mater Domini, facente capo all’Umg, e Pugliese-Ciaccio faccia sorgere a Catanzaro uno dei più grandi poli sanitari pubblici del Mezzogiorno. Il primo per numero di posti-letto, ben 870. Forse addirittura 900”. E’ quanto afferma Giusy Iemma, candidata del Pd alla Camera nel collegio uninominale Calabria Centro.
“Inutili doppioni”
“Inutili doppioni”
“Una realtà che qualcuno in modo evidente osteggia per affossare due strutture, le appena citate Aopc e Aomd, pronte a unirsi, creando i presupposti per un progetto ambizioso e potenzialmente in grado di cambiare il volto dell’intera Calabria – afferma Iemma -. Al di là di questi dubbi che ritengo legittimi, sarebbe fin troppo logico concentrare le forze e le risorse su una realtà esistente, o quanto meno ben avviata e quindi non creare inutili doppioni a Cosenza.
Uno sdoppiamento che avrebbe come plausibile conseguenza l’incapacità di fornire assistenza di primissimo livello e alta formazione di nuovi medici tanto nella città Bruzia quanto nel capoluogo. E parlo di medici, miei colleghi, non solo calabresi, ma di tutto il Paese, considerato come ormai con la graduatoria nazionale si iscrivano da noi da ogni parte d’Italia”.
“La forzatura dell’Unical”
“A supporto delle mie affermazioni ci sono fatti concreti – continua Iemma -, dati alla mano che dimostrano l’enorme forzatura dell’Unical. A iniziare dalla circostanza secondo cui, nel 2020, il Coruc-comitato regionale di coordinamento delle università calabresi- aveva dato il via libera all’attivazione del corso di laurea in Medicina e Tecnologie digitali proposto in maniera congiunta da Unical e Unicz.
Unico accordo tra Umg e Unical, sullo specifico protocollo attuativo di cui si discute, sulla base del quale il corso in oggetto potesse essere seguito nei primi tre anni a Cosenza mentre il quarto, il quinto e il sesto anno accademico, dovessero essere svolti all’Umg. Università, peraltro, già vocata all’insegnamento delle materie cliniche e dotata di un campus e un’azienda ospedaliero-universitaria. Mi chiedo quindi come sia possibile che a meno di 24 mesi dalla sottoscrizione di tale intesa – conclude la nota -, i termini di un accordo tanto chiaro siano stati tanto clamorosamente disattesi?”.