Se ETR incassa gli assegni previdenziali ma non rilascia quietanza

Pubblichiamo la lettera firmata da un lettore di Calabria7.it  relativa ad una situazione che lo stesso professionista illustra con precisi dati di fatto ed esplicita a titolo di denuncia e sdegno.

“Spettabile Redazione, sono un semplice cittadino indignato, che sente forte il dovere di rendere pubblico il comportamento dei Dirigenti dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione SPA, già Equitalia ETR S.p.a. di Catanzaro.

“Spettabile Redazione, sono un semplice cittadino indignato, che sente forte il dovere di rendere pubblico il comportamento dei Dirigenti dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione SPA, già Equitalia ETR S.p.a. di Catanzaro.

I FATTI

Il fatto storico risale addirittura a 15 anni addietro e precisamente allorquando in data 12/03/2004 ho emesso due assegni bancari non trasferibili, rispettivamente di € 1.618,97 e di € 1.500,00, intestati entrambi a E.TR. S.P.A.. 

Gli effetti sono stati consegnati allo sportello E.TR. di Catanzaro ad un dipendente (poi identificato nel sig. B.V.) , per far fronte al pagamento di una cartella esattoriale relativa ai contributi previdenziali della Cassa Forense degli anni 1996 e 2001 del sottoscritto, senza rilasciare quietanza, adducendo che quest’ultima veniva spedita al mio studio appena incassati gli assegni.

E.TR. Spa, in data 15/03/2004, ha regolarmente incassati detti assegni presso la Banca Carime SPA, Agenzia Generale di Catanzaro, riscuotendo la complessiva somma di € 3.118,97, ma ad oggi non ha rilasciato e spedito nessuna quietanza.

Nel mese di ottobre del 2004, ho appreso dai quotidiani locali che era stata avviata  un’inchiesta giudiziaria nei confronti dell’ex dipendente di E.TR. Spa. sopra citato, accusato di essersi incassato somme versate da alcuni ignari cittadini per il pagamento di cartelle esattoriali loro intestate.

I TENTATIVI BONARI

Ad oggi l’Agenzia delle Entrate- Riscossione SPA, già Equitalia ETR S.p.a., a fronte di un comportamento collaborativo del sottoscritto, consistiti in più incontri con i vari dirigenti provinciali succedutisi, rilasciando copie degli assegni incassati, le diffide e per ultimo le mail scambiate, pur rassicurandomi ad ogni incontro, che avrebbero provveduto a sanare l’inadempienza perpetrata nei miei confronti e scandalizzati del tempo trascorso, stante la pacificità del pagamento avvenuto.  

L’assurdità del comportamento fraudolento tenuto da E.TR. Spa, ora Agenzia delle Entrate- Riscossione SPA,  risiede nell’indubbia circostanza che, non essendo stato consegnato denaro contanti, ma degli assegni bancari non trasferibili, questi sono stati negoziati presso uno sportello bancario da persona di certo abilitata ad effettuare l’operazione in nome e per conto di E.TR. Spa, senza rilasciare o inviare la relativa quietanza di pagamento e soprattutto senza comunicare il medesimo pagamento all’ente impositore, Cassa Forense.

DANNO E BEFFA

Ecco, quindi che in tutti questi anni mi sono trovato a subire, oltre al danno di aver pagato l’intera somma dovuta a Cassa Forense, anche la beffa di risultare ancora inadempiente nei confronti della medesima, pur conoscendo la vicenda comunicata attraverso missiva formale.

In conclusione il sentimento di indignazione che provo mi ha portato a rendere noto tale sdegno e a coltivare da qui a breve un’azione giudiziaria di indebito arricchimento e di risarcimento di tutti i danni provocati dal comportamento omissivo da parte dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione SPA, già Equitalia ETR S.p.a.”

Gennaro Palermo (Lamezia Terme)

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