di Antonia Opipari – «Vittoria!». È questa l’esclamazione con cui il primo cittadino selliese Davide Zicchinella ha esordito sulla sua pagina Facebook nel commentare la sentenza n.743/2019 del giudizio di secondo grado, la quale conferma «in modo inoppugnabile» si legge, quanto già deciso con la sentenza di primo grado n.1108 del 2010: il Comune di Sellia (detta “Superiore”) «è proprietario di tutti i 15 ettari della pineta retrostante il tratto di spiaggia del Comune di Sellia Marina che, per capirci, dal “Faro Blu” arriva fino al “Grecale”» spiega Zicchinella.
«Quando il 2 febbraio del 2011 con atto deliberativo n.6 dalla giunta da me presieduta conferimmo l’incarico per tutelare gli interessi del Comune di Sellia eravamo certi del fatto che la sentenza di primo grado sarebbe stata confermata – continua il sindaco -. Così è stato e non poteva essere altrimenti. Ci viene riconfermata la proprietà non solo della parte di pineta rimasta vergine, ma anche di quella in cui il Comune di Sellia Marina, in passato, ha eseguito delle “migliorie” per le quali in appello pretendeva di essere risarcito quando, invece il comune di Sellia avrebbe dovuto esserlo. Adesso dopo anni e anni di carte bollate non è più tempo di chiacchiere ma di fatti! Adesso è tempo della responsabilità. I tantissimi cittadini proprietari di immobili o solo frequentatori di quel tratto di spiaggia hanno diritto finalmente di poter fruire di un grande spazio verde ben mantenuto e attrezzato. Questo si potrà fare solo attraverso una seria interlocuzione fra i due comuni. Cosa che come Comune di Sellia abbiamo sempre dimostrato concretamente di voler fare. Certamente, ora, grazie a questa sentenza il Comune di Sellia potrà e dovrà interloquire con il comune di Sellia Marina, forte della confermata proprietà del terreno».
«Quando il 2 febbraio del 2011 con atto deliberativo n.6 dalla giunta da me presieduta conferimmo l’incarico per tutelare gli interessi del Comune di Sellia eravamo certi del fatto che la sentenza di primo grado sarebbe stata confermata – continua il sindaco -. Così è stato e non poteva essere altrimenti. Ci viene riconfermata la proprietà non solo della parte di pineta rimasta vergine, ma anche di quella in cui il Comune di Sellia Marina, in passato, ha eseguito delle “migliorie” per le quali in appello pretendeva di essere risarcito quando, invece il comune di Sellia avrebbe dovuto esserlo. Adesso dopo anni e anni di carte bollate non è più tempo di chiacchiere ma di fatti! Adesso è tempo della responsabilità. I tantissimi cittadini proprietari di immobili o solo frequentatori di quel tratto di spiaggia hanno diritto finalmente di poter fruire di un grande spazio verde ben mantenuto e attrezzato. Questo si potrà fare solo attraverso una seria interlocuzione fra i due comuni. Cosa che come Comune di Sellia abbiamo sempre dimostrato concretamente di voler fare. Certamente, ora, grazie a questa sentenza il Comune di Sellia potrà e dovrà interloquire con il comune di Sellia Marina, forte della confermata proprietà del terreno».
Quello tra il Comune di Sellia e quello di Sellia Marina per la proprietà della pineta in questione, è un contenzioso che va avanti da anni e che fa riferimento ad una legge vecchissima che attribuisce la pertinenza di aree costiere ai paesi dell’entroterra; in questo caso Sellia, che in “linea d’aria” parrebbe essere il comune più vicino a Sellia Marina. Leggi d’altri tempi che alla borgata marinara sono costate una bella fetta di territorio e che «ci aspettavamo» ha dichiarato il sindaco di Sellia Marina Francesco Mauro.
«Quando sono subentrato all’amministrazione del paese la causa con il Comune di Sellia era già in atto per cui non era più possibile intervenire dal punto di vista legale» ha spiegato Mauro. «Tuttavia io ho sempre cercato d’interloquire con Zicchinella per cercare di venire a capo della situazione, al di fuori della mera questione giuridica e, certamente nemmeno ora gli negherò la mia collaborazione; però, in qualità di prima cittadino di Sellia Marina, ho il dovere di difendere il paese e i cittadini attraverso gli strumenti che la legge mi permette di adoperare: sono aperto a qualsiasi forma di dialogo e cooperazione, lo ribadisco, ma parallelamente provvederò a dare mandato agli avvocati del Comune perché valutino quali possano essere le iniziative giudiziarie da intraprendere, siano esse ricorso in Cassazione, pratiche di usucapione o altro».