(Antonia Opipari) – La querelle in merito alla settimana corta per l’Istituto Comprensivo di Sellia Marina (Cz) sembra essere in via di risoluzione. In seguito all’informativa redatta dalla scuola e divulgata sul sito della stessa a fine gennaio, in cui si rendevano edotti i padri e le madri di quanto discusso durante una riunione di Consiglio d’Istituto, appositamente convocata per vagliare le proposte utili a liberare gli studenti dall’obbligo di presenziare le aule anche al sabato mattina, i genitori hanno voluto vederci chiaro. E sì, perché, ok che per recuperare le cinque ore del sabato con due rientri pomeridiani si «andrebbe ad incidere nelle tasche delle famiglie, poiché i costi ticket di trasporto aumenterebbero di circa il doppio della quota che attualmente esse versano» come ha spiegato il sindaco Francesco Mauro; appurato che consumare il pasto a scuola non è possibile perché «attualmente, non ci sono strutture idonee da adibire a mensa scolastica» dice sempre il primo cittadino e, che portarsi il paninetto da casa «è illegale» dichiara il Dirigente Rita Folino, l’unica strada perseguibile, per mantenere qualità e quantità dell’offerta formativa pari a trenta ore settimanali, è quella di modificare l’orario scolastico. Considerando che attualmente gli alunni selliesi frequentano la scuola dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 13.15, per recuperare le cinque ore del sabato basterebbe cambiare l’orario da lunedì a venerdì con entrata alle 8.00 e uscita alle 14.00. Niente di più facile. Eppure: «il Dirigente Scolastico, in accordo con gli insegnati presenti, esprime alcune perplessità ritenendo che, principalmente per i bambini delle prime classi della scuola primaria (5/6 anni), è una soluzione poco efficace dal punto di vista didattico; i bambini più piccoli, generalmente, non riescono a sostenere una giornata scolastica di 6 ore continuative in un’aula, in quanto i tempi di attenzione diminuiscono così come la concentrazione sin dalla 3/4 ora di attività» è quanto scritto nella nota informativa di fine gennaio. Su questo punto sono nate le perplessità della maggior parte dei genitori che sostengono la settimana corta come foriera della possibilità, primo per chi lavora di godersi un po’ i figli, magari con un bel week end fuori porta o solo semplicemente non essendo obbligati ad alzarsi presto alla mattina; secondo – e non meno importante – di permettere ai bambini che arrivano al sabato stremati da sei giorni su sette di scuola e attività varie, di godersi del sano e meritato riposo. Loro, le madri e i padri, ovviamente!
Ecco allora, che per cercare di venire a capo della situazione, questa mattina i rappresentanti di classe di tutti i plessi e di tutte le frazioni di Sellia Marina, sono stati ricevuti dal Dirigente Folino per chiedere delucidazioni in merito all’ormai famosa settimana corta ed esprimere una chiara e netta propensione verso l’orario 8.00/14.00 da lunedì a venerdì. Fermo restando che «chi decide non sono io ma il Collegio Docenti» ha affermato la Folino, l’incontro si è concluso stabilendo che: la proposta avanzata dai rappresentanti dovrà essere posta al vaglio degli insegnanti. Questo, previa presentazione di una raccolta firme che verrà gestita dal Dirigente stesso attraverso le coordinatrici dei vari plessi scolastici. A sottoscrivere per esprimere il proprio consenso dovranno essere entrambi i genitori e, la proposta verrà votata dal Collegio Docenti solo ed esclusivamente nel caso in cui la percentuale dei favorevoli superi o sia uguale al 90%.
Ecco allora, che per cercare di venire a capo della situazione, questa mattina i rappresentanti di classe di tutti i plessi e di tutte le frazioni di Sellia Marina, sono stati ricevuti dal Dirigente Folino per chiedere delucidazioni in merito all’ormai famosa settimana corta ed esprimere una chiara e netta propensione verso l’orario 8.00/14.00 da lunedì a venerdì. Fermo restando che «chi decide non sono io ma il Collegio Docenti» ha affermato la Folino, l’incontro si è concluso stabilendo che: la proposta avanzata dai rappresentanti dovrà essere posta al vaglio degli insegnanti. Questo, previa presentazione di una raccolta firme che verrà gestita dal Dirigente stesso attraverso le coordinatrici dei vari plessi scolastici. A sottoscrivere per esprimere il proprio consenso dovranno essere entrambi i genitori e, la proposta verrà votata dal Collegio Docenti solo ed esclusivamente nel caso in cui la percentuale dei favorevoli superi o sia uguale al 90%.