Continua a tenere banco la sentenza della Corte d’Appello federale che ha inflitto 15 punti di penalizzazione in classifica alla Juventus, di fatto retrocessa dalla zona Champions League all’11° posto in classifica. Sul caso si è espresso ai microfoni di Calabria 7 Luca Palamara, ex pm che per primo condusse nel 2004 inchieste sui falsi in bilancio delle società di calcio e nel 2006 portò avanti l’indagine sulla Gea, legata a Calciopoli e relativa anche al mondo Juve.
“Sono curioso di leggere le motivazioni della sentenza – ha affermato -. La mia indagine originò il fenomeno delle plusvalenze, all’epoca si fece una perizia e poi si decise di stralciare dando a tutti gli uffici giudiziari i fascicoli per le dovute valutazioni. In questo caso sembra che le plusvalenze siano state commesse solo da una società. Normalmente, quando si mettono delle poste a bilancio, lo si fa reciprocamente: bisogna quindi capire come si sono relazionate le società da questo punto di vista”.
“Sono curioso di leggere le motivazioni della sentenza – ha affermato -. La mia indagine originò il fenomeno delle plusvalenze, all’epoca si fece una perizia e poi si decise di stralciare dando a tutti gli uffici giudiziari i fascicoli per le dovute valutazioni. In questo caso sembra che le plusvalenze siano state commesse solo da una società. Normalmente, quando si mettono delle poste a bilancio, lo si fa reciprocamente: bisogna quindi capire come si sono relazionate le società da questo punto di vista”.