Sequestrati beni per 400 mln a Reggio a noto imprenditore

Accesso abusivo al sistema informatico, tutte le accuse a finanzieri e avvocato (NOMI)

Era nel giro del gambling (gioco d’azzardo) con la ‘ndrangheta

Beni per 400 milioni di euro sono stati sequestrati dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e da personale del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma all’imprenditore Antonio Ricci, 43 anni, attivo nel settore del gambling.

Beni per 400 milioni di euro sono stati sequestrati dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e da personale del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma all’imprenditore Antonio Ricci, 43 anni, attivo nel settore del gambling.

La figura di Ricci era emersa nell’ambito dell’operazione “Galassia” che aveva portato all’arresto di 20 persone e al sequestro di beni per oltre 724 milioni di euro. ​Le indagini avevano fatto emergere l’esistenza di diverse associazioni per delinquere operanti sul territorio nazionale ed attive nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse con i marchi “Planetwin365”, “Betaland” e “Enjoybet” le quali, in rapporto con la ‘ndrangheta ed in particolare con le cosche De Stefano-Tegano, Pesce-Bellocco e Piromalli, da un lato consentivano alla criminalità organizzata di infiltrarsi nella loro rete commerciale e di riciclare ingenti proventi illeciti, dall’altro ne traevano supporto per l’ampliamento dei loro affari.

Ricci, secondo gli inquirenti, allo scopo di raccogliere le scommesse in assenza della concessione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, utilizzava siti on line completamente illegali, celando la raccolta illecita di scommesse dietro lo schermo giuridico costituito da Centri trasmissioni dati e Punti vendita ricariche. Le attività illecite venivano perpetrate per il tramite della società “GVC New Ltd” e, successivamente, della “Oia services ​Ltd”, entrambe strumentalmente con sede a Malta ma, di fatto, attive in Italia attraverso un’organizzazione costituita da punti “commerciali” distribuiti sul territorio nazionale. Ricci, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere, si era reso irreperibile ma era stato successivamente rintracciato a Malta, arrestato dalla polizia locale e successivamente rimesso in libertà dall’autorità giudiziaria maltese.

Ricci, secondo la Guardia di Finanza, attraverso società formalmente con sede a Malta, ma di fatto operanti in Italia, in violazione delle norme che regolano l’esercizio dell’attività di gioco e scommesse e di quelle antiriciclaggio sarebbe riuscito ad accumulare un ingente patrimonio sottraendolo ai controlli ed all’imposizione fiscale da parte delle autorità italiane.

Alla luce di queste risultanze, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della locale Dda, ha disposto il sequestro dell’ingente patrimonio riconducibile a Riccie al suo nucleo familiare, costituito dalle società maltesi “Oia Services ​Limited”, “Harvey gaming LimiteD” (già “Gvc New​ Ltd”) e “Wls Limited”, operanti nel settore del “gambling” con profili di assoluta prominenza nell’intero panorama nazionale, da numerosi conti correnti italiani ed esteri e di “trust” con sede a Malta, di cui uno contenente un cospicuo portafoglio finanziario.

Redazione Calabria 7

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