I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un provvedimento – emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di compendi aziendali, beni immobili, fondi obbligazionari, rapporti bancari e finanziari e relative disponibilità – per un valore complessivo stimato in oltre 11 milioni di euro – riconducibili Rocco Delfino, 60 anni, imprenditore gioiese, operante nel settore della raccolta e gestione di rifiuti speciali e metallici, considerato vicino alla cosca Piromalli della ‘ndrangheta e arrestato nell’ottobre dello scorso anno, con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, nell’ambito dell’inchiesta “Mala Pigna” condotta dalla Dda reggina sulla criminalità organizzata nella Piana di Gioia Tauro. L’imprenditore è imputato anche nell’inchiesta “Rinascita-Scott” sulle cosche di ‘ndrangheta del vibonese della Dda di Catanzaro nell’ambito della quale è stato rinviato a giudizio ed è imputato nel processo in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme.
I beni sequestrati
I beni sequestrati
I finanzieri hanno ricostruito le acquisizioni patrimoniali – dirette o indirette – effettuate dal 1997 al 2019, ricostruendo il patrimonio del quale l’imprenditore disponeva, direttamente o indirettamente, il cui valore risultava sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi. Alla luce di tali risultanze, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero patrimonio riconducibile all’imprenditore, nonché al rispettivo nucleo familiare, costituito dal compendio aziendale di due società operanti nel settore della lavorazione di materiale ferroso, di una ditta individuale operante nel settore della raccolta e del trasporto di rifiuti speciali, oltre che di tre fabbricati, fondi obbligazionari, rapporti bancari e finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivo stimato in oltre 11 milioni di euro.