Le fiamme gialle di Crotone, nell’ambito nel progetto denominato “Negotia” realizzato dal Servizio Centrale di Investigazione sulla criminalità organizzata per supportare l’azione dei reparti territoriali del Corpo nel contrasto dell’accumulazione di capitali da parte della criminalità organizzata, hanno avviato accertamenti patrimoniali nei confronti di un crotonese, sottoposto nel 2012 dal tribunale di Crotone alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale antimafia, in quanto ritenuto appartenente alla cosca “Bonaventura-Vrenna-Corigliano”.
Progetto Negotia
Progetto Negotia
Il Codice Antimafia prevede che chi è colpito da tali misure di prevenzione ha l’obbligo di comunicare, per dieci anni, ogni variazione del proprio patrimonio che superi la cifra di euro 10.329 al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria in cui risiede. L’articolo 76 del medesimo decreto sanziona chi non ottempera al citato obbligo con la reclusione da due a sei anni e con la multa fino a 20.658 euro oltre alla confisca del bene in caso di condanna.
In tale contesto si colloca l’esito dell’attività svolta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Crotone che avendo riscontrato l’omessa comunicazione, da parte del soggetto controllato, dell’acquisto nell’anno 2018, di un appartamento nel comune di Crotone del valore di 95mila euro, ha proceduto a segnalare la sua posizione alla locale Procura della Repubblica. Il 21 giugno 2021 il gip del Tribunale di Crotone, su richiesta dell’autorità giudiziaria competente, ha emesso, relativamente al suddetto appartamento, il decreto di sequestro preventivo eseguito il 24 giugno 2021.