di Antonio Battaglia – Se a settembre 2019 qualcuno avesse detto ad un tifoso del Crotone che nel 2020 avrebbe giocato in Serie A contro il Milan, probabilmente si sarebbe fatto una risata amara. O, più semplicemente, avrebbe abbozzato un sorriso carico di emozioni e speranza. Ebbene sì, gli Squali domani pomeriggio giocheranno il loro primo match casalingo nella massima serie contro il fortissimo Milan.
Sulla carta uno scontro quasi impossibile, ma il Crotone ha insegnato nel corso di questi ultimi anni di riuscire a districarsi anche contro avversarie di alto livello. La pesante debacle del “Ferraris” fa sicuramente male, ma come una rondine non fa primavera, nemmeno un fiocco di neve fa inverno. Pertanto non si può parlare subito di situazioni drammatiche. Di certo, la squadra ammirata in quel di Genova ha mostrato una condizione fisica approssimativa e diverse imprecisioni in fase difensiva, seppur con una grosse mole di coraggio.
Sulla carta uno scontro quasi impossibile, ma il Crotone ha insegnato nel corso di questi ultimi anni di riuscire a districarsi anche contro avversarie di alto livello. La pesante debacle del “Ferraris” fa sicuramente male, ma come una rondine non fa primavera, nemmeno un fiocco di neve fa inverno. Pertanto non si può parlare subito di situazioni drammatiche. Di certo, la squadra ammirata in quel di Genova ha mostrato una condizione fisica approssimativa e diverse imprecisioni in fase difensiva, seppur con una grosse mole di coraggio.
Fame e caparbietà
Il Crotone era in ritardo in vari settori e, in tal senso, questa settimana ha portato in dote a Stroppa due innesti di elevata caratura per le corsie laterali quali Pedro Pereira e Arkadiusz Reca. L’occasione del rilancio arriva, dunque, alle ore 15 di domani: in uno “Scida” desolatamente vuoto arriverà il temibile Milan reduce dalla vittoria nel preliminare di Europa League contro il Bodo Glimt. Il gruppo rossonero sbarcherà in Calabria senza Ibrahimovic, risultato positivo al Covid-19, ma forte di un organico che conta gente del calibro di Calhanoglu, Tonali, e Theo Hernandez.
Blasone ed esperienza, l’ostacolo rossonero pare insormontabile. Per scardinare il pericolo, il Crotone dovrà affrontare lucidamente la gara provando a contenere gli attacchi avversari. Basta rispolverare fame e caparbietà, armi presenti da diverso tempo nell’arsenale pitagorico. A viso aperto e senza nulla da perdere. Solo con la voglia di dimostrare di poter onorare il campo e svolgere il proprio mestiere con la massima professionalità, fino alla fine.
Redazione Calabria 7