di Antonio Battaglia – Con convinzione, passione e sacrificio qualsiasi sogno può diventare realtà. Il Cosenza lo sa e continua a lottare, sacrificarsi e sgomitare per una salvezza che ora non è più utopia.
Il punticino conquistato contro il Trapani vale quasi quanto una vittoria, i motivi sono abbastanza chiari. Si considerino, ad esempio, le dinamiche di un match che si stava indirizzando sui binari granata. Non era compito semplicissimo rimontare di due reti contro una compagine che si era chiusa ermeticamente per mantenere il risultato. Non era altrettanto semplice conquistare un pari contro una squadra reduce da sei risultati utili consecutivi e arrivata al “Marulla” con l’unico obiettivo di strappare punti al Cosenza.
Il punticino conquistato contro il Trapani vale quasi quanto una vittoria, i motivi sono abbastanza chiari. Si considerino, ad esempio, le dinamiche di un match che si stava indirizzando sui binari granata. Non era compito semplicissimo rimontare di due reti contro una compagine che si era chiusa ermeticamente per mantenere il risultato. Non era altrettanto semplice conquistare un pari contro una squadra reduce da sei risultati utili consecutivi e arrivata al “Marulla” con l’unico obiettivo di strappare punti al Cosenza.
Ma tant’è, questa squadra sta dimostrando di avere la giusta stoffa per meritare un altro campionato di Serie B. I numeri sono chiari: tre risultati utili consecutivi dal lockdown (primato in questa stagione), quattro punti recuperati sulla zona salvezza e solo tre gol subiti. Oro colato se paragonato ai bocconi amari che i tifosi rossoblu hanno dovuto ingerire fino a marzo.
L’ingrediente segreto della ricetta abilmente stilata da mister Occhiuzzi è l’entusiasmo. Non solo rispetto per il lavoro, attenzione, ma entusiasmo. Quell’arma di capace di sgretolare muri e che nell’arsenale rossoblu mancava dallo scorso maggio. Quando, cioè, i ragazzi allenati da Braglia riuscirono a conquistare in grande stile una salvezza per nulla scontata.
Il “Principe” di Cetraro è stato capace di restituire allo spogliatoio la voglia di vincere, l’umiltà di imparare dai propri sbagli, la sicurezza di affrontare qualsiasi avversaria. Grazie a lui, il Cosenza ora può scavalcare qualsiasi orizzonte e regalare alla tifoseria un altro anno nel calcio che conta. Ma non sarà facile.
Se è vero che lo scontro diretto contro i siciliani ha certificato quanto di buono fatto nelle due gare precedenti, non si può sorvolare sul fatto che abbia comunque messo in evidenza delle sbavature considerevoli. Quelle difensive, ad esempio, risultate poi fatali per i due gol del Trapani.
Si evince, dunque, che il Cosenza non può proprio permettersi di abbassare la guardia. Venerdì sera, i Lupi sfideranno l’Ascoli in un match point che sa tanto di crocevia per la salvezza: conquistare il bottino pieno significherebbe, infatti, scavalcare proprio i marchigiani e agganciare la zona playout.
L’arrivo di mister Dionigi sulla panchina bianconera sta cominciando a sortire alcuni importanti effetti: dopo la brutta sconfitta nello scontro diretto contro il Venezia, l’Ascoli ha fermato tra le mura casalinghe un Crotone che punta a consolidare il secondo posto. Ragion per cui, i Lupi dovranno organizzare una partita attenta e ordinata per portare a casa un risultato che legittimerebbe tutte le belle parole spese fin qui. E’ tutto ancora aperto ed è ancora il Cosenza ad avere la situazione in mano. Basta gettare il cuore oltre l’ostacolo.
ANCORA UNO STOP PER IL CROTONE
Se i silani vogliono spingere sull’acceleratore, i cugini pitagorici sembrano invece procedere a piccoli passi. O forse a singhiozzo. La pareggite si è manifestata in tutta la sua ferocia al “Del Duca”, dove gli Squali hanno confermato il trend post lockdown: enorme mole di gioco, poco cinismo.
Un problema, quest’ultimo, presente da diverso tempo nella squadra rossoblu ma che costa carissimo nella fase più delicata della stagione. I ragazzi di Stroppa creano tanto, dominano, mettono alle strette l’avversario ma al fischio finale si ritrovano con un pugno di mosche in mano. Perché tre pareggi consecutivi, per quanto possano muovere la classifica, rallentano il percorso di consolidamento del secondo posto.
Anzi, allo stato attuale delle cose, lo stanno portando alla disgregazione: l’1-1 contro l’Ascoli, infatti, condanna il Crotone a condividere il secondo posto con il Cittadella. E le dirette concorrenti sono a un tiro di schioppo.
A 7 giornate dal termine del campionato, non sono più ammessi passi falsi. Il gruppo pitagorico deve ritrovare pian piano la consapevolezza della propria forza, la capacità di sbranare gli avversari con sfrontatezza e fame di punti: non sarà certo facile con partite ogni tre giorni, ma quanto mai necessario.
Venerdì sera arriverà allo “Scida” un Benevento corroborato dalla promozione aritmetica in Serie A. Superfluo anche solo commentare lo stellare rendimento dei sanniti, che hanno infranto qualsiasi record con una maturità disarmante. Una vittoria contro la capolista non sarebbe solo utile per la classifica, ma restituirebbe quel giusto mix di impeto e carica potenzialmente devastante per il prosieguo del campionato.
Redazione Calabria 7