di Antonio Battaglia – Ma guarda un po’ chi si rivede. Il Cosenza, quello vero, è tornato, cari appassionati di Serie B. Stavolta per davvero.
Se nello scorso impegno casalingo contro l’Entella si erano notate delle considerevoli sbavature, a Cremona i silani hanno fatto un decisivo salto di qualità. Una partita attenta, organizzata, condita da quel cinismo che ora comincia a diventare uno splendido habitué.
Se nello scorso impegno casalingo contro l’Entella si erano notate delle considerevoli sbavature, a Cremona i silani hanno fatto un decisivo salto di qualità. Una partita attenta, organizzata, condita da quel cinismo che ora comincia a diventare uno splendido habitué.
Gli avversari lombardi, seppur protagonisti di diverse azioni offensive, non hanno potuto nulla di fronte ad gruppo sfrontato e solido. E qui, lo ribadiamo ancora una volta, il merito è tutto del “Principe” di Cetraro Roberto Occhiuzzi. Un instancabile lavoratore, capace di restituire al gruppo rossoblu un equilibrio che mancava da ormai un anno.
Ne sono un chiaro segnale le ottime prestazioni di Bittante e Prezioso, subentrati rispettivamente a Lazaar e Kanouté. Uno spogliatoio unito, composto da elementi tutti essenziali alla causa e uniti verso un obiettivo che mai come ora appare a portata di mano.
Archiviata la soddisfazione per il secondo successo consecutivo in campionato, è però giunto il momento di di levarsi dalle sabbie mobili della classifica. La sfida in programma domani a Trapani è a tutti gli effetti un altro scontro salvezza: la squadra di Castori, infatti, ricopre la penultima posizione a quota 28 punti, sole due lunghezze in meno dei silani.
I siciliani vantano un ottimo stato di salute, visti gli ultimi sei risultati utili consecutivi, ma dovranno fare i conti con un branco di Lupi affamati e pronti a battagliare contro qualsiasi avversaria. Il Cosenza affronterà poi l’Ascoli al “Marulla” e successivamente la trasferta di La Spezia: insomma, tre incontri chiave per il futuro, che non ammetteranno passi falsi.
DELUSIONE CROTONE
Dalle parti di Crotone, invece, c’è grande amarezza per un’altra ghiotta chance sprecata. Anche al “Curi” di Perugia, la squadra di Stroppa ha dimostrato poca lucidità in fase offensiva e diverse incertezze nella costruzione del gioco. Mantenere il passo con le dirette concorrenti implica un maggiore slancio emotivo, storicamente necessario per compiere imprese memorabili, e quello smalto che i rossoblu faticano a ritrovare.
Già, perché in superiorità numerica per oltre un’ora e mezzo di gioco, gli Squali non sono mai riusciti a capitalizzare l’enorme mole di gioco con pericolose occasioni da gol. Chiaro sintomo di una non eccellente tenuta fisica e mentale, in considerazione di un legittimo (per carità) momento di strana ripartenza.
Domani sera, sarà obbligatoria una svolta: i pitagorici saranno di scena al “Del Duca” contro un Ascoli in crisi. L’arrivo di mister Dionigi non ha sortito l’effetto ben sperato, con i marchigiani che hanno dovuto soccombere al Venezia restando a sole due lunghezze dalla retrocessione diretta. Per gli Squali sarà dunque una chance ghiotta di riscatto, in vista del delicatissimo match contro la capolista Benevento di venerdì sera.
E’ tutto ancora aperto ed è ancora il Crotone ad avere la situazione in mano. Obbligatorio gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Redazione Calabria 7