Serie B, ecco cosa ci lascia il derby di Calabria (VIDEO)

di Antonio Battaglia – “Nel derby non ci sono favoriti. Bisogna avere solo la grinta giusta e un pizzico di fortuna”. Sì, aveva ragione Massimo Ciocci, ex giocatore dell’Inter. A scanso di equivoci, basti vedere com’è andato a finire il derby di lunedì sera tra Cosenza e Crotone.

Il “Marulla” ha ospitato un grande spettacolo a tinte rossoblu, sporcato solo da qualche contestazione al presidente Guarascio e un clamoroso errore arbitrale. L’intera città silana piange sull’ennesima svista di una classe arbitrale sempre più in crisi, ma le note negative sono ben altre.

Il “Marulla” ha ospitato un grande spettacolo a tinte rossoblu, sporcato solo da qualche contestazione al presidente Guarascio e un clamoroso errore arbitrale. L’intera città silana piange sull’ennesima svista di una classe arbitrale sempre più in crisi, ma le note negative sono ben altre.

Innanzitutto, Braglia ha dimostrato ancora una volta tutti i suoi limiti: scegliere di schierare Bàez esterno fluidificante o Monaco al centro della difesa è pressoché inspiegabile, alla stregua del poco spazio concesso a Pierini. Quasi un harakiri.

Intervenire sul mercato, poi, è di importanza vitale. Servono almeno tre pedine: un difensore centrale roccioso, un regista all’altezza e un esterno destro. Siamo al 22 gennaio, è arrivato solo Asencio. E il calendario non promette bene: in successione, le due trasferte a Salerno e Pescara e l’impegno proibitivo con il Benevento. Il campionato corre, la classifica piange, il futuro è nerissimo.

Non ha espresso il miglior calcio di sempre, ma sta lottando per un sogno chiamato Serie A: la Calabria intera impazzisce per il Crotone, ora ad un solo punto dal Pordenone secondo. Tre punti d’oro, arrivati al termine di una contesa che avrebbe meritato ben altro risultato. Dal mercato bisognerà assolutamente rilevare un attaccante di peso: la fase offensiva, infatti, ha risentito di un Simy troppo impalpabile. E congelare gare del genere è quasi un obbligo.

Cosa ci lascia il derby di Calabria? Beh, oltre al campanello d’allarme sulla necessità della tecnologia, un dato di fatto: nel calcio l’improvvisazione paga pochissime volte. A buon intenditore, poche parole.

Redazione Calabria 7

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