di Antonio Battaglia – Servivano tre punti per tornare al successo dopo cinque giornate, per allontanarsi dalla zona caldissima della classifica, per archiviare le polemiche nel migliore dei modi. Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Cosenza, che tra le mura casalinghe (quasi una novità) batte l’Ascoli e si aggiudica un delicatissimo scontro salvezza. 2-1 il risultato finale di un match sapientemente ribaltato dai silani, passati dapprima in svantaggio sugli sviluppi dell’ennesimo calcio piazzato letto male dalla difesa e poi bravi a imporsi con determinazione e cinismo. Punti che valgono doppio, in vista di un’altra finalissima al “Marulla” contro la Cremonese.
Primo tempo
Primo tempo
Avvio di partita molto vivace con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Il primo squillo arriva al minuto 5 con un cross insidioso dalla sinistra di Tremolada su cui non arriva per un soffio Trotta. Dopo un avvio di partita molto intenso, l’Ascoli abbassa i ritmi con un lungo possesso palla in difesa e al 10’ i padroni di casa si rendono nuovamente pericolosi con una conclusione di Tremolada da posizione defilata che Leali addomestica senza problemi. Al 17’ Gerbo si accascia a terra e Occhiuzzi è costretto a rimediare con l’ingresso di capitan Corsi. Dopo un minuto, altra potenziale chance per i Lupi con un bel cross di Crecco sfiorato dalla testa di Trotta.
Al 21’, l’episodio che sblocca il match: calcio di punizione di Sabiri che spiove in area di rigore, Quaranta vince il duello aereo con Idda e fredda Falcone da distanza ravvicinata. I Lupi sembrano accusare il colpo e si limitano a contenere le sempre più insistenti iniziative dei bianconeri, bravi a trovare spesso spazi interessanti tra le linee. L’Ascoli resta in possesso palla, ma il match entra progressivamente in una fase spezzettata e confusa con poche emozioni. I Lupi provano a imbastire azioni partendo dal basso, mentre i ragazzi di Sottil attendono nella propria metà campo cercando di ripartire in contropiede. In chiusura di prima frazione, i Lupi trovano il pareggio: il direttore di gara ravvisa un fallo in area di Brosco su Gliozzi e comanda il penalty, poi realizzato freddamente da Tremolada.
Secondo tempo
In avvio di ripresa è subito il Cosenza a rendersi pericoloso con un sinistro dalla distanza di Tremolada che viene bloccato agilmente da Leaali. Al 50’, altra chance con un colpo di testa di Ingrosso da buona posizione che termina a lato di poco. I silani dimostrano più determinazione e al 54’ ribaltano il risultato con una bella conclusione dalla distanza di Kone che si insacca nell’angolino basso. Sottil prova a dare una scossa ai suoi con gli ingressi di D’Orazio, Parigini e Caligara. Al 65’ buona chance per gli ospiti con Sabiri che sbaglia l’esecuzione di un calcio piazzato da posizione favorevole. L’Ascoli prova ad alzare progressivamente ritmo e baricentro con numerosi traversoni in area, ma la difesa rossoblù non si scompone e regge abilmente l’urto.
La partita è povera di emozioni e le due squadre, consapevoli della posta in palio, si affrontano con più frenesia. L’Ascoli spinge alla ricerca del pareggio e mantiene stabilmente il possesso palla, ma a sfiorare la rete è ancora la squadra di casa con un destro da posizione defilata di Gliozzi che viene deviato in corner da Leali. Al minuto 84 Bidaoui appoggia in area per D’Orazio che segna a porta praticamente sguarnita, ma secondo l’arbitro l’attaccante belga si era trascinato il pallone oltre la linea. Sterili i tentativi finali, tra cui la buona conclusione di Parigini neutralizzata provvidenzialmente da Legittimo, a fronte dell’ottima disposizione in campo del Cosenza.