di Antonio Battaglia – Il vero segreto del successo è l’entusiasmo. L’unica arma capace di sgretolare muri, scavalcare orizzonti, dare forma ai sogni. La sintesi, insomma, dell’anima del Cosenza targato Occhiuzzi. Il “Principe” di Cetraro ha donato alla sua squadra un equilibrio, un’identità venuti fuori amabilmente nel match di ieri. Sacrificio, ordine e sagacia tattica. Con una disarmante dose di cinismo, dote raramente ammirata in passato.
Dopo lo svantaggio, i Lupi hanno tirato fuori gli artigli mettendo a serio repentaglio le certezze della più quotata Spal. Ne sono un chiaro segnale le ottime prestazioni di Tiritiello, Kone e Sueva. Uno spogliatoio unito, composto da elementi tutti essenziali alla causa e uniti verso un obiettivo: stupire e arrivare il più lontano possibile.
Dopo lo svantaggio, i Lupi hanno tirato fuori gli artigli mettendo a serio repentaglio le certezze della più quotata Spal. Ne sono un chiaro segnale le ottime prestazioni di Tiritiello, Kone e Sueva. Uno spogliatoio unito, composto da elementi tutti essenziali alla causa e uniti verso un obiettivo: stupire e arrivare il più lontano possibile.
E’ chiaro che la manovra fluida del Cosenza necessita di un centravanti che possa sfruttare tutto il gioco sviluppato sui lati del campo. In tal senso, il ds Trinchera ha regalato alla squadra i giusti innesti: Petre e Borrelli offriranno freschezza e dinamicità al reparto avanzato, stessa cosa dicasi per Brayan Vera che andrà a rimpolpare il pacchetto di esterni.
La mediana rossoblù potrà contare anche su Abou Ba e Petrucci, mentre Gozzi apporterà nuova linfa a una retroguardia che sta convincendo parecchio in questo inizio di stagione. Al fotofinish, come ogni anno, ma con soddisfazione: il Cosenza è pronto ad affrontare un altro delicato campionato di Serie B. I presupposti per fare bene ci sono tutti.
Reggina esplosiva
Sempre più convincente, solida, esplosiva. La Reggina dà continuità alle prime due uscite ufficiali e stravince contro un Pescara annichilito e quasi sorpreso dalla potenza amaranto. Per la Reggina era importante partire con il piede giusto, in un “Granillo” desolatamente vuoto ma che si conferma talismano dei ragazzi di Toscano.
A proposito, ci sarà da rivedere un terreno di gioco non all’altezza della categoria, ma di questo se ne riparlerà più avanti. Per il momento è necessario concentrarsi sulla forza di una neopromossa capace di mettere subito fieno in cascina e piazzarsi nei piani alti della classifica. Tutto ciò equivale ad acquistare fiducia, convinzione e consapevolezza.
Gli spigoli da limare sono ancora tanti: vedesi, ad esempio, qualche allegra marcatura a metà campo o mancanza di cinismo in fase offensiva. Nonostante ciò, la squadra amaranto continua a convincere: resistenza stoica, ripartenze veloci e coraggio vengono impreziositi dall’elevata qualità dei protagonisti. In particolare di uno scatenato Menez che si candida a diventare uomo dei sogni in riva allo Stretto.
Ma se è vero che una rondine non fa primavera, gli uomini di Toscano dovranno continuare a macinare chilometri per raccogliere frutti soddisfacenti. Il cammino è appena iniziato, il calendario delicato non ammette superficialità e abbagli. La Reggina, intanto, comincia a regalare gioie. Con una mentalità da killer spietata.
Redazione Calabria 7