di Antonio Battaglia – La strada tracciata è quella giusta, ora è il tempo di cominciare a raccogliere i frutti. Il Cosenza si prepara alla difficile sfida contro la Spal con moderato ottimismo, peraltro ben giustificato dalle prime due uscite ufficiali.
Il pari all’esordio contro la Virtus Entella è stato chiaramente indice di una preparazione approssimativa, al netto delle poche occasioni realizzate nell’arco dei novanta minuti complessivi. Ritmi da calcio di agosto, ma con spunti utili per comprendere lo stato di salute dei ragazzi di Occhiuzzi.
Il pari all’esordio contro la Virtus Entella è stato chiaramente indice di una preparazione approssimativa, al netto delle poche occasioni realizzate nell’arco dei novanta minuti complessivi. Ritmi da calcio di agosto, ma con spunti utili per comprendere lo stato di salute dei ragazzi di Occhiuzzi.
Ordine ed equilibrio, compattezza e grande applicazione tattica soprattutto in un reparto arretrato che ha commesso davvero poche sbavature: gli stessi ingredienti della ricetta che si è poi rivelata vincente nella gara di Coppa vinta contro l’Alessandria ai calci di rigore.
Novità dal calciomercato
E’ chiaro che bisognerà apportare qualche miglioramento, nella qualità nel palleggio come, ad esempio, nell’incisività in fase offensiva. In tal senso, nelle prossime ore l’organico silano verrà rinforzato da nuovi importanti innesti: per la corsia destra è stato ingaggiato Bouah in prestito dalla Roma, mentre si attendono solo gli annunci dei due centravanti Adrian Petre e Gennaro Borrelli.
Il primo, classe ’98, è reduce da una stagione divisa a metà tra Esbjerg e Steaua Bucarest, mentre Borrelli ha collezionato 20 presenze e un gol nell’ultimo campionato con il Pescara. Per la metà campo, il ds Trinchera è ormai vicinissimo a definire l’operazione che porterà al “Marulla” Davide Petrucci: il classe ’91, con esperienze in Inghilterra, Romania e Turchia, arriva a titolo definitivo dall’Ascoli.
Serie B di nuovo al “Granillo”
A distanza di oltre sei anni, la Serie B torna allo stadio “Granillo” di Reggio Calabria. La Reggina di Mimmo Toscano accoglie il Pescara, una squadra che poco più di un mese fa si è salvata all’ultimo respiro al termine del playout di Perugia. Vige momentaneamente il divieto di accesso negli stadi, ma qualsiasi restrizione non riuscirà ad offuscare l’emozione per il ritorno nella cadetteria.
Buon palleggio, reparti corti, capacità di leggere prontamente gli errori degli avversari, gioco in ampiezza per sfruttare i cross degli esterni: gli indizi donati dalle prime due uscite ufficiali degli amaranto fanno ben sperare in vista della gara di domani, in programma alle ore 16:15.
Bisognerà certo porre una soluzione alla mancanza di cinismo in fase offensiva e a qualche “leggera” marcatura a metà campo. Il Pescara, seppur con tante assenze, non sarà avversario tenero: reduci dal pareggio interno contro il Chievo, gli abruzzesi hanno recentemente formalizzato l’acquisto di Raul Asencio e possono contare su giocatori di elevata caratura quali Valdifiori, Bocchetti, Jaroszynski, Maistro e Omeonga.
Per conquistare i primi tre punti del campionato, insomma, la Reggina dovrà scendere in campo con la classica cattiveria. Quell’ingrediente che aiuta a sbranare l’avversario, a ridurlo in brandelli senza concedergli una minima possibilità di ripresa. Bisognerà buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo, lo esige un campionato che non perdona flessioni di alcuna natura.
Redazione Calabria 7