di Antonio Battaglia – Che lo stop delle attività sportive fino al 3 aprile possa essere d’aiuto al Cosenza, perché la Serie C è davvero ad un passo.
Al “Bentegodi” di Verona è andata in scena un’altra prestazione incolore, sintomo di una crisi che diventa ormai ingestibile. Il Chievo che ha vinto per 2-0 con una facilità disarmante, sfruttando a dovere gli spazi concessi da una squadra assente mentalmente. Nel mondo, specie in Italia, sta imperversando una gravissima crisi sanitaria: pensiamo alle cose serie, la superficialità dei giocatori del Cosenza merita pochissima attenzione.
Al “Bentegodi” di Verona è andata in scena un’altra prestazione incolore, sintomo di una crisi che diventa ormai ingestibile. Il Chievo che ha vinto per 2-0 con una facilità disarmante, sfruttando a dovere gli spazi concessi da una squadra assente mentalmente. Nel mondo, specie in Italia, sta imperversando una gravissima crisi sanitaria: pensiamo alle cose serie, la superficialità dei giocatori del Cosenza merita pochissima attenzione.
Andiamo alla cronaca. Il Chievo scende in campo con grande aggressività e alza subito il baricentro verso la metà campo avversaria, con il Cosenza inizialmente costretto a difendere. La prima vera occasione da gol la creano i padroni di casa al minuto 13, con una punizione dal limite di Djordjevic che finisce fuori di poco.
Sembra una partita a scacchi: entrambe le sono ben disposte sul piano tattico, andando sempre a pressare il portatore di palla avversario, e ne esce dunque un match con tanti errori in fase di appoggio. A mezzora inoltrata, però, è il Chievo a passare in vantaggio: Djordjevic prova la conclusione dal limite, il pallone respinto dalla difesa viene raccolto e consegnato nuovamente all’ex Palermo, che insacca con un tiro a giro.
Sulle ali dell’entusiasmo, i veneti sfiorano il raddoppio dopo una manciata di secondi: assist di Vignato dalla destra, pallone per Giaccherini che tutto solo davanti allo specchio manda clamorosamente a lato. Con il passare dei minuti, la squadra di Aglietti rifiata e lascia progressivamente spazi al Cosenza, incapace però di costruire una manovra precisa.
Al 44′, da segnalare un potente tiro di Vignato dal limite, deviato poi in angolo da Semper. Nella ripresa, i Lupi provano ad alzare il pressing in una maniera forsennata, ma ad andare vicino al gol è quasi sempre un Chievo abile a chiudere tutti gli spazi. Troppo timidi i tentativi dei rossoblu, che in pieno recupero subiscono lo 0-2: Legittimo appoggia corto per Perina che scivola, Meggiorini ne approfitta, conquista il pallone e lo manda in porta. Un pasticcio difensivo incredibile, cartolina di una stagione da dimenticare.
Redazione Calabria 7