di Antonio Battaglia – Con merito, anche questa volta, il Catanzaro incassa tre punti preziosissimi e vola a quota 15 punti in classifica. A farne le spese è il Teramo secondo in classifica e finora imbattuto, che poco ha potuto di fronte all’ottimo meccanismo difensivo messo in atto dai padroni di casa. In casa giallorossa, alla luce delle numerose occasioni da gol sprecate, sarà necessario continuare a lavorare sulla fase realizzativa, ma il secondo successo consecutivo infonde un rinnovato ottimismo che funge da importante stimolo in vista dei prossimi impegni.
Formazioni e scelte tattiche
Formazioni e scelte tattiche
In casa Catanzaro, Calabro conferma gli stessi undici che hanno espugnato Avellino eccezion fatta per Curiale, che viene sostituito da Evacuo.
Dall’altra parte, Paci deve fare i conti con diverse assenze importanti. Davanti a Lewandoski, spazio alla difesa a 4 con la coppia centrale Iotti-Piacentini assistita ai lati da Diakité e Tentardini. A centrocampo partono dal 1’ Arrigoni e il ritrovato Santoro, mentre Ilari, Pedro Costa Ferreira e Mungo agiscono alle spalle dell’unica punta Pinzauti.
Primo tempo
Dopo appena venti secondi, il Catanzaro ha una clamorosa chance per passare in vantaggio: cross di Contessa dall’out sinistro, pallone in mezzo per Carlini che approfitta di una défaillance difensiva e conclude verso lo specchio da buona posizione, ma Lewandoski fa muro. La squadra di casa mostra un atteggiamento gagliardo e mantiene stabilmente il pallino del gioco, non riuscendo però a disintegrare l’ottimo meccanismo difensivo messo in atto dagli abruzzesi.
Pian piano, il Teramo comincia ad affacciarsi nella metà campo avversaria e ristabilisce l’equilibrio, ma al 26’ i giallorossi sprecano un’altra ghiotta chance: Di Massimo riceve il pallone, supera Tentardini e conclude dall’area piccola, ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Gli ospiti rimangono in partita e il Catanzaro non riesce a sbloccare il match: calcio d’angolo di Verna, il pallone arriva sui piedi di Riccardi che calcia a botta sicura obbligando Lewandoski a respingere coi piedi.
Secondo tempo
Nella ripresa, il Teramo scende in campo con maggiore determinazione e, dopo due minuti, crea il primo brivido con un colpo di testa di Tentardini sugli sviluppi di un corner. Il copione della gara è pressoché identico a quello che ha animato il primo tempo. Le due squadre rimangono molto compatte e, al contempo, non riescono a trovare sbocchi significativi in avanti.
Le Aquile hanno bisogno di maggiore freschezza in avanti per sfruttare la profondità e, al minuto 64, Calabro decide di inserire Curiale al posto di Evacuo. A questo punto, il Catanzaro si riversa in massa nella metà campo avversaria e, al 72’, sblocca meritatamente il match: azione sull’asse Contessa – Di Massimo, l’ex Triestina mette al centro per Carlini che controlla di destro e fulmina il portiere con una conclusione potente all’incrocio dei pali.
Sull’onda dell’entusiasmo, le Aquile continuano a pressare e, dopo tre minuti, Di Massimo raccoglie un cross di Contessa e insacca ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. E’ solo il preludio di un’altra occasione da gol clamorosamente divorata: al 76’, Di Massimo scatta in profondità e mette in area per Curiale, che calcia al volo trovando la netta opposizione di Lewandoski. All’83’ nuovi ingressi tra le Aquile: fuori Carlini e Di Massimo, dentro Corapi e Di Piazza. Il Teramo prova timidamente a riportare il match sui binari della parità, ma i neoentrati giallorossi impediscono agli avversari di trovare sbocchi e la contesa termina a favore delle Aquile.