di Antonio Battaglia – “Provo fastidio nel vedere lo zero alla casella vittorie”. Eloquente il commento di Antonio Calabro nella consueta conferenza stampa pre-gara. Si gioca a ritmi serrati, si entra subito nel vivo di una stagione che lascia pochissime tregue e spazi vuoti per recuperare. Il Catanzaro deve necessariamente farlo, sia mentalmente che fisicamente. L’ennesima pagliacciata consumatasi qualche giorno fa al “Ceravolo” ha regalato i primi tre punti a tavolino ai giallorossi, che però dovranno cominciare a dimostrare sul campo di che pasta sono fatti.
Le battute finali del calciomercato hanno consegnato innesti di assoluto valore, accrescendo il giusto entusiasmo tra i tifosi ringalluzziti, peraltro, dalla prestazione stoica in quel di Verona. In campionato, tuttavia, ci sarà da riscattare la pesante sconfitta di Potenza. Pesante per la mancanza di una chiara identità di gioco, per una manovra macchinosa e un attacco rivelatosi pressoché sterile. Era, in fin dei conti, un Catanzaro diverso. Con il solo Di Piazza attaccante di ruolo in un reparto che ora potrà contare sulla freschezza di Di Massimo e l’esperienza di gente come Curiale e, soprattutto, Evacuo.
Le battute finali del calciomercato hanno consegnato innesti di assoluto valore, accrescendo il giusto entusiasmo tra i tifosi ringalluzziti, peraltro, dalla prestazione stoica in quel di Verona. In campionato, tuttavia, ci sarà da riscattare la pesante sconfitta di Potenza. Pesante per la mancanza di una chiara identità di gioco, per una manovra macchinosa e un attacco rivelatosi pressoché sterile. Era, in fin dei conti, un Catanzaro diverso. Con il solo Di Piazza attaccante di ruolo in un reparto che ora potrà contare sulla freschezza di Di Massimo e l’esperienza di gente come Curiale e, soprattutto, Evacuo.
Il turno infrasettimanale vedrà le Aquile protagoniste nella sfida interna contro la Paganese degli ex. Il tecnico Erra, allenatore delle Aquile in due diverse esperienze a cavallo tra il 2015 e il 2017, si aggiunge alle vecchie conoscenze Squillace, Sirignano, Benedetti e Onescu. Tutti arrivati in una sessione estiva che ha regalato altri colpi di spessore quali Cesaretti e Mendicino. I campani hanno dovuto fare i conti con un calendario particolarmente ostico: Catania, Ternana e Catanzaro da affrontare nelle prime tre giornate, mica bazzecole. E se la trasferta sul terreno (inguardabile) del Catania ha regalato un punticino prezioso, contro la Ternana il gap qualitativo ha pesato notevolmente sul piatto della bilancia.
Quella azzurrostellata è la tipica squadra di categoria, capace di sfruttare tutte le palle inattive e di chiudersi stoicamente per poi lottare alla pari dell’avversario. Al Catanzaro servirà ritrovare un’identità di gioco: quella assente al “Viviani”, ma decisiva per il successo pesantissimo di Verona.
Banco di prova delicato per gli ipponici
Perdere una gara nei minuti fa sempre male. Dopo aver giocato quasi alla pari contro una squadra blasonata del girone, ancor di più. La Vibonese stecca l’esordio casalingo contro la Juve Stabia e dilapida la bella vittoria di Cava. Una sconfitta pressoché immeritata per quanto visto in campo, con i rossoblù che specie nel secondo tempo hanno dimostrato di saper tenere testa alla più quotata formazione campana.
Merito, in questo caso, della sapiente lettura tattica di Angelino Galfano bravo a passare nei primi minuti della ripresa a un più propositivo 4-5-1 che diversi pericoli ha creato nella metà campo avversaria. Ma non è bastato. Per di più, il destino beffardo ha stabilito che a decidere la contesa fosse Nico Bubas. Sì, proprio colui che ha incantato il “Razza” fino a qualche mese fa con la fascia di capitano al braccio.
Ci sarà da rialzare subito la testa per evitare di perdere altri punti per strada. Il calendario, in tal senso, offre sul piatto l’immediata occasione di riscatto: il turno infrasettimanale vedrà gli ipponici protagonisti dell’insidioso match contro la Virtus Francavilla ancora ferma a zero punti in classifica e con il coltello fra i denti.
La squadra pugliese si è dimostrata squadra tosta in grado di insidiare prima il Catanzaro in Coppa Italia e poi la corazzata Bari alla prima giornata di campionato, ma sarà chiamata ora a raccogliere i primi frutti dopo una sessione di mercato che ha visto la permanenza di tutti i big in rosa. Il punto di forza del 3-5-2 offerto dalla Virtus del cosentino Bruno Trocini sta nella densità in mediana. Un dato che lascia presagire come la sfida di domani si deciderà prettamente a metà campo.
Starà alla Vibonese cacciare fuori gli artigli e dimostrare che quello di due giorni fa è stato un mero incidente di percorso. Non è solo una questione di coraggio o competitività, ma anche di cattiveria. Quell’ingrediente che aiuta a distruggere tutte le certezze dell’avversario, senza concedergli una minima possibilità di ripresa. Bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo, sempre. Lo esige un campionato che non perdona flessioni di alcuna natura.
(foto in evidenza della Vibonese realizzata da Demetrio Marcianò)
Redazione Calabria 7