di Antonio Battaglia – Il 26 febbraio non sarà un giorno qualunque. No, non può esserlo. Catanzaro-Reggina è la partita delle partite, un crocevia delicato per entrambe le calabresi.
Sarà uno scontro tra titani della Serie C, tra la capolista indiscussa e una squadra in cerca di conferme. Sarà il duello spumeggiante tra Denis e Di Piazza, due bomber d’altre categorie.
Sarà uno scontro tra titani della Serie C, tra la capolista indiscussa e una squadra in cerca di conferme. Sarà il duello spumeggiante tra Denis e Di Piazza, due bomber d’altre categorie.
Ebbene, in un classico mercoledì di Champions oltre seimila persone urleranno a squarciagola per sostenere i propri beniamini. Il match d’andata regalò una vittoria apripista alla Reggina, condannando il Catanzaro al purgatorio dell’era Grassadonia. Ma tant’è: le Aquile sembrano essersi riprese in vista del chiaro obiettivo terzo posto.
C’è un pesante tracollo di Francavilla da archiviare, vero: una prestazione incolore, scialba, da squadra che lotta per la salvezza. Manovra fluida, verticalizzazioni, reparti corti? Niente di tutto questo. Ecco, per il Catanzaro si prospetta una occasione definitiva di svolta e… una bella gatta da pelare.
Cambiamo città e trasferiamoci a Vibo, dove sembra essere tornato l’entusiasmo dei primi tempi. Secondo successo consecutivo, seconda vittoria esterna in questo campionato. E a Caserta, per giunta, era in programma una gita tutt’altro che piacevole.
La prima frazione non ha certamente nascosto i soliti errori di personalità, che andranno certamente rivisti in prospettiva di un delicatissimo finale di stagione. Ma tant’è, la ripresa, complice le azzeccate scelte di Modica, ha regalato una squadra più caparbia e cinica, che ha rimontato lo svantaggio con una sicurezza disarmante.
Domani, i Modica boys affronteranno un Francavilla in preda ad un entusiasmo bacchico dopo le vittorie spumeggianti contro Ternana e Catanzaro. Il “Razza” deve tornare a gioire, lo esige una ormai incalzante lotta playoff.
Avellino, Catanzaro, Reggina, Monopoli, Ternana: sì, la Cavese ha fermato tra le mura amiche tutti gli squadroni del girone. E domani? Beh, domani tocca al Rende, modestissima compagine in coda alla classifica.
Due giorni fa, contro l’Avellino, i biancorossi non hanno disdegnato un onorevole impegno, che però non è bastato ad evitare marchiani errori in fase offensiva e la dormita difensiva fatale per il vantaggio irpino. Complice il successo della Sicula Leonzio, la salvezza è ridotta ormai a pura utopia. Tuttavia, in questi casi, non si è mai troppo sicuri: e allora provaci, Rende. Carpe diem.
Redazione Calabria 7