di Antonio Battaglia – Calabro lo aveva detto chiaramente alla vigilia: “Questi giorni sono serviti per guardarci negli occhi e uscirne più uniti di prima”. Detto, fatto. Il Catanzaro sfodera una prestazione di grande sacrificio e piega l’Avellino di Braglia, conquistando la prima storica vittoria al “Partenio-Lombardi”. 1-3 il risultato finale di un match dalle due velocità, sapientemente indirizzato sui binari giusti da un Catanzaro bravo a sfruttare la superiorità numerica e concretizzare le occasioni da gol.
L’Avellino, dopo la prima mezz’ora di marca giallorossa, aveva preso le redini del match grazie al gol spettacolare di Fella, per poi rimanere di sasso all’1-1 fortuito dei giallorossi. La ripresa, complice l’espulsione di cui si scriveva sopra, ha favorito i più determinati ospiti per una vittoria che profuma di rinnovato ottimismo.
L’Avellino, dopo la prima mezz’ora di marca giallorossa, aveva preso le redini del match grazie al gol spettacolare di Fella, per poi rimanere di sasso all’1-1 fortuito dei giallorossi. La ripresa, complice l’espulsione di cui si scriveva sopra, ha favorito i più determinati ospiti per una vittoria che profuma di rinnovato ottimismo.
Formazioni e scelte tattiche
3-5-2 per l’Avellino di Braglia, che schiera Pane alle spalle del trio difensivo composto da Silvestri, Miceli e Rocchi. Ciancio e Tito assistono ai lati la mediana composta da Aloi, Errico e D’Angelo, mentre in avanti spazio al tandem offensivo Santaniello-Fella.
Risponde il Catanzaro con il 3-4-1-2. Davanti a Branduani viene confermato il trio difensivo Fazio-Martinelli-Riccardi. In mediana novità Risolo al fianco di Verna, con Casoli e Contessa ai lati, mentre Carlini agisce da rifinitore alle spalle di Curiale e Di Massimo.
Primo tempo
La squadra giallorossa inizia il match con piglio aggressivo e mette in difficoltà i più compassati padroni di casa. Al minuto 7, il Catanzaro si divora clamorosamente il gol: scambio tra Di Massimo-Curiale, l’ex-Catania vede tra le linee l’inserimento di Carlini che a tu per tu con Pane non riesce a centrare lo specchio con una conclusione diagonale.
Altro brivido per l’Avellino qualche minuto dopo, quando Verna perde l’attimo buono per rimettere il pallone al centro dell’area facendo sfumare una potenziale occasione da gol. A ridosso della mezzora, Braglia è costretto a inserire Bernardotto al posto dell’infortunato Errico e l’Avellino comincia a soffrire in fase di costruzione. Dall’altra parte, le Aquile gestiscono il possesso palla e coprono meglio il campo, non riuscendo però a costruire significative occasioni da gol nonostante le numerose azioni di ripartenza.
L’equilibrio predominante viene spezzato al 31’, quando l’Avellino sblocca il match: giocata di forza di Bernardotto che resiste alla doppia carica dei difensori avversari e serve Santaniello, cross pennellato al centro per Fella che si coordina e fredda Branduani con una rovesciata da cineteca. Sull’onda dell’entusiasmo, gli irpini si impossessano del pallone e cominciano ad affacciarsi costantemente nella metà campo avversaria con un pressing alto.
Al 41’, un’altra svolta inattesa del match: Curiale riceve a destra da Riccardi, avanza sulla fascia e sfodera un tiro-cross che beffa il neoentrato Leoni insaccandosi in rete tra l’incredulità generale. Un lampo nel buio, l’ultimo di una prima frazione tanto movimentata quanto strana.
Secondo tempo
Ripresa in salita per l’Avellino, che rimane in dieci uomini per l’espulsione causa doppia ammonizione di Miceli reo di aver commesso un fallo al limite dell’area su Carlini. I ragazzi di Braglia si dispone con un 4-3-2 e provano a fare la partita nonostante l’inferiorità numerica.
Il Catanzaro, però, ne approfitta e al 58’ passa in vantaggio: lancio geometrico di Contessa dalle retrovie a pescare Di Massimo, che si invola verso la porta e a tu per tu con Leoni insacca senza problemi. A questo punto, Calabro si copre e inserisce Corapi al posto di Di Massimo. L’altra sostituzione Curiale-Di Piazza si rivela azzeccata otto minuti dopo, quando l’ex Catania viene lanciato in contropiede e a tu per tu con Leoni insacca con un rasoterra vincente.
E’ il colpo letale per le speranze dei Lupi, che tre minuti dopo impensieriscono Branduani con una conclusione ravvicinata di Aloi. Nei minuti finali il Catanzaro monopolizza il possesso palla e abbassa i ritmi del gioco, portando a casa un successo preziosissimo.