“Emozione profonda”, insieme ad “un senso di nostalgia per i bei tempi familiari” ed “all’orgoglio per ciò che ha rappresentato per la storia del Paese la figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa, in prima linea per salvare la democrazia dalla minaccia del terrorismo”. Sono alcune delle sensazioni che ha suscitato in Simona Dalla Chiesa, la figlia più piccola dell’uomo che prima combatté e sconfisse il terrorismo e poi, nominato prefetto e inviato a Palermo per combattere la mafia, fu ucciso da Cosa nostra, che evidentemente lo temeva e lo vedeva come un pericolo per il suo potere, nel 1982, insieme alla seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, la prima puntata della miniserie “Il nostro generale”, in onda il 9 gennaio su Rai1.
“Emozione profonda”, insieme ad “un senso di nostalgia per i bei tempi familiari” ed “all’orgoglio per ciò che ha rappresentato per la storia del Paese la figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa, in prima linea per salvare la democrazia dalla minaccia del terrorismo”. Sono alcune delle sensazioni che ha suscitato in Simona Dalla Chiesa, la figlia più piccola dell’uomo che prima combatté e sconfisse il terrorismo e poi, nominato prefetto e inviato a Palermo per combattere la mafia, fu ucciso da Cosa nostra, che evidentemente lo temeva e lo vedeva come un pericolo per il suo potere, nel 1982, insieme alla seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, la prima puntata della miniserie “Il nostro generale”, in onda il 9 gennaio su Rai1.
Simona Dalla Chiesa in Calabria
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