Dopo varie denunce e numerose segnalazioni anche via social, tutte relative alla disastrosa situazione di incuria del verde nei vari cimiteri di Catanzaro, si registra una presa di posizione dell’ATI Servizi Cimiteriali, attuale appaltatore del servizio.
“Intendiamo fare chiarezza sugli interventi di competenza al servizio cimiteriale che, appunto, dovrebbe limitarsi al solo svolgimento delle operazioni di sepoltura ed annesse e non a quelle di pulizia e manutenzione appaltate da altre imprese – afferma la nota.
“Intendiamo fare chiarezza sugli interventi di competenza al servizio cimiteriale che, appunto, dovrebbe limitarsi al solo svolgimento delle operazioni di sepoltura ed annesse e non a quelle di pulizia e manutenzione appaltate da altre imprese – afferma la nota.
L’ ATI Servizi cimiteriali in fase di offerta tecnica ha proposto alcuni interventi di manutenzione del verde che avrebbero dovuto affiancare le attuali imprese preposte assicurando cosi’un ulteriore decoro e pulizia all’interno delle aree cimiteriali.
Comprendendo la criticità della situazione, pur consapevole che gli impegni contrattuali sono altri, questa ATI ha concordato con il RUP(Responsabile Unico del Procedimento) e già svolto numerosi sfalci d’erba completi.
Nelle ultime ore l’ ATI ha implementato il proprio organico con un’ ulteriore squadra al fine di contribuire, per una questione di decoro, a porre rimedio alla critica situazione del verde in cui versano attualmente i cimiteri cittadini.
Gli interventi di sfalcio dei campi di inumazione interesseranno i 4 cimiteri cittadini e si protrarranno fino al completamento.
Il servizio cimiteriale come noto, è uno dei servizi primari e “delicati” per qualsivoglia comunità; ribadiamo infine – conclude la nota dell’ATI servizi cimiteriali di Catanzaro – che per il grande rispetto e devozione che nutriamo per il nostro lavoro, andando oltre i nostri doveri contrattuali, ci siamo fatti carico di questa incresciosa situazione, per quanto nelle nostre possibilità e facendo il possibile affinché il nostro servizio primario non ne risenta.”