Sfruttamento della prostituzione: 7 arresti (SERVIZIO TV)

La Tenenza Carabinieri di Isola di Capo Rizzuto ha eseguito nella notte un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica di Crotone, nei confronti di 7 indagati (tutti liberi, 4 in custodia cautelare in carcere e 3 ai domiciliari), responsabili di associazione per delinquere (art. 416 c.p.) e reclutamento di donne ai fini di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione (art. 3 n°4, 5, 6, 7 e 8 – art. 4 Legge n°75 del 20.02.1958) nonché, per uno di essi, anche violenza sessuale (art. 609 bis c.p.), lesioni personali aggravate (artt.582-585 c.p.) e minaccia aggravata (artt. 339-612 c.p.).

Si tratta di:
Si tratta di:
Dragoi Sebi Costel, cittadino romeno classe 1996, censurato, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere
Dragoi Aurel Petrica, cittadino romeno 1994, censurato, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere;
Vallone Vito, nato a Isola di Capo Rizzuto classe 1971, censurato, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari;
Cristofalo Giovanni, nato a Isola di Capo Rizzuto classe 1937, incensurato, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari;
Verterame Francesco Carmine, nato a Isola di Capo Rizzuto classe 1956, censurato, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari;
Galion Alexandra, cittadina romena classe 2000, destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’indagine è stata condotta dalla Tenenza Carabinieri di Isola di Capo Rizzuto (KR) dall’ottobre 2018 a gennaio 2019, mediante servizi di o.c.p. e attività tecniche d’intercettazione, e colpisce un gruppo criminale che, nel periodo delle investigazioni, ha adescato giovani donne dell’est Europa al fine di avviarle alla prostituzione, in alcuni casi per costringerle è stata usata nei loro confronti violenza e minacce gravi.
Le indagini sono partite dalla denuncia di una delle “schiave” che, dopo essere fuggita dai suoi aguzzini, ha cercato rifugio presso la caserma dei Carabinieri. La giovane donna, rassicurata dai militari, ha raccontato così la sua storia di violenza e costrizioni, liberandosi dal giogo che la portava a vendersi sulla strada. Ora la giovane è affidata ai servizi sociali è a avviato un percorso di recupero.

L’attività investigativa ha consentito di individuare l’intero sodalizio criminale, composta da 7 indagati uno dei quali attualmente si trova in Romania, inoltre sono state individuare altre due persone di nazionalità italiana, responsabili del reato di tentato furto, e un minorenne responsabile del reato di detenzione illegale e vendita di arma da fuoco clandestina.

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