Sfruttavano la manodopera clandestina, otto denunce nel Reggino

L'operazione denominata "Euno 2" è stata condotta dai carabinieri e segue una prima indagine dove gli indagati sono accusati di sfruttamento del lavoro, favoreggiamento della prostituzione e spaccio
accoltella i genitori

Otto persone sono state denunciate dai carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, con il supporto delle unità specializzate del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, nell’ambito di un’operazione convenzionalmente denominata “Euno 2”. L’attività ha avuto origine dalla precedente operazione “Euno”, (così chiamata dal nome dello schiavo siciliano che, nel 136 a.C., guidò la prima guerra servile contro il possidente terriero Damofilo), condotta dai carabinieri della Stazione di San Ferdinando nel gennaio 2020, nell’ambito della quale fu data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di diverse misure cautelari personali nei confronti di 29 persone. Tutti erano ritenuti responsabili, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope, per condotte riscontrate nel periodo compreso tra il mese di luglio 2018 ed il mese di gennaio 2019.

Controlli in un’azienda agricola di Polistena

Controlli in un’azienda agricola di Polistena

L’ulteriore attività d’indagine, posta in essere dai Carabinieri della Stazione di San Ferdinando negli ultimi mesi con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi,  ha permesso di accertare le varie condotte illecite. Gli inquirenti hanno proceduto ad una serie di riscontri delle attività di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, poste in essere da 7 indagati, tra i quali alcuni di origine africana recidivi nelle azioni illecite già accertate in passato reclutando manodopera straniera. Nel corso delle diverse perquisizioni eseguite e di controllo di carattere amministrativo in un’azienda agricola di Polistena, è stata acquisita documentazione utile all’attività d’indagine. In tale contesto operativo, gli uomini dell’Arma hanno denunciato un rosarnese 59enne, commerciante, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione abusiva di armi da fuoco, sottoposte a sequestro, in quanto durante il controllo di polizia presso la propria abitazione, hanno rinvenuto tre fucili e diverse munizioni, non regolarmente denunciate.

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