“Tutti noi siamo sull’orlo di un disastro nucleare a causa della cattura della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al vertice di Praga. “La Russia ha portato la guerra nella nostra terra, nella parte ucraina dell’Europa. E solo grazie al fatto che il popolo ucraino ha fermato l’invasione della Russia, quest’ultima non può ancora portare la stessa guerra in altre parti d’Europa, in particolare nei Paesi baltici, in Polonia e in Moldavia”, ha sottolineato. Circa 2.500 chilometri quadrati di territorio ucraino sono stati liberati dall’inizio della controffensiva delle truppe di Kiev: ha anche detto Zelensky.
Una linea di alimentazione elettrica della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata danneggiata in un bombardamento avvenuto ieri, e ora il reattore che veniva alimentato dalla linea colpita funziona temporaneamente con generatori diesel. Lo ha affermato l’Aiea in un tweet. “Colpi in un’area industriale fuori dalla centrale hanno danneggiato una linea elettrica che serve il reattore 6, costringendo l’unità a fare affidamento temporaneamente sui suoi generatori diesel di emergenza”, ha twittato l’agenzia per l’energia atomica.
Una linea di alimentazione elettrica della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata danneggiata in un bombardamento avvenuto ieri, e ora il reattore che veniva alimentato dalla linea colpita funziona temporaneamente con generatori diesel. Lo ha affermato l’Aiea in un tweet. “Colpi in un’area industriale fuori dalla centrale hanno danneggiato una linea elettrica che serve il reattore 6, costringendo l’unità a fare affidamento temporaneamente sui suoi generatori diesel di emergenza”, ha twittato l’agenzia per l’energia atomica.
Fossa comune
I corpi di 180 persone sono stati trovati in una fossa comune scoperta a Lyman, nella regione di Donetsk, liberata dagli invasori russi. Lo rende noto il capo del dipartimento di polizia, Yevhen Zhukov, su Telegram, scrive Ukrinform. “La città liberata di Lyman nella regione di Donetsk. Qui è stata scoperta una fosse comune con 180 persone sepolte all’interno”, ha scritto Zhukov. “Nella fossa – prosegue – sono state trovate intere famiglie. Tra le vittime ci sono anche i corpi di bambini nati nel 2019-2021”.
Putin e i suoi – aggiunge il premier ucraino – “stanno iniziando a preparare la società” russa a un potenziale attacco con armi nucleari. “Non sono ancora pronti a usarle, non sanno se le useranno o meno, ma penso sia pericoloso anche solo che ne parlino”. Il presidente ha poi negato di aver parlato ieri di attacchi preventivi della Nato alla Russia, sostenendo d’esser stato frainteso e che la traduzione sia stata strumentalizzata da Mosca. “Putin – ha detto – non ha paura di uno strike nucleare, teme la sua gente e la sua società: perché solo il suo popolo può togliergli il potere”.
Le parole del presidente ucraino sull’attacco preventivo contro la Russia conferma che la decisione di Vladimir Putin di lanciare l’operazione speciale era corretta. Lo dichiara il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Mosca non può lasciare passare queste dichiarazioni”, ha aggiunto. “L’Ucraina necessita di armi pesanti e carri armati. Gli Stati membri possono fornire” le armi “visto che la Russia ha messo in campo una nuova escalation alla sua invasione rendendola più disperata e noi dobbiamo rispondere in maniera proporzionata”, ha detto la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola.
European Peace Facility
“Chiederò ai leader di supportare la proposta per una nuova tranche” di finanziamenti nell’ambito dell’European Peace Facility “per continuare a supportare militarmente l’Ucraina e anche per una missione di addestramento – ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrel arrivando al Castello di Praga -. Spero che al prossimo Consiglio Affari Esteri avremo la proposta”.