Sindacati: “Logiche opache nella gestione dell’Ota. Tutto tace”

cgil cisl uil

Secondo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl “piegare le norme e le regole alle opache logiche che sono ormai dominanti nella sanità calabrese e una consuetudine che combatteremo fino in fondo con ogni mezzo legalmente riconosciuto. A distanza di oltre un mese dalla pubblicazione del documento di denuncia, tutto tace, nessuna risposta ci è pervenuta nonostante le fondate argomentazioni e le richieste chiare e ben circostanziate poste al commissario Cotticelli e al direttore del Dipartimento Salute,Belcastro, anche in incontri tenuti alla Cittadella regionale. Sulla questione ci saremmo aspettati dal presidente un intervento immediato e risolutivo, vista l’indignazione che ha suscitato tale vicenda. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – concludono Baldari, Giordano e Bartoletti – ritengono tale atteggiamento fortemente offensivo per il ruolo che svolgono le organizzazioni sindacali ma ancor di più lo interpretano come una volontà lesiva e sprezzante delle tante declamate esigenze di trasparenza e legalità nella conduzione del sistema sanitario regionale”.

“A distanza di oltre un mese dalla pubblicazione della nostra prima denuncia, tutto tace, nessuna risposta ci è pervenuta”. Lo scrivono i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl con riferimento alla composizione dell'”Ota”, l'”Organismo tecnicamente accreditante” della Regione che ha il compito di definire il sistema regionale di accreditamento istituzionale attraverso la valutazione delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private. In una lettera inviata al presidente della Regione, Mario Oliverio, e indirizzata, per conoscenza, anche al ministro della Salute Giulia Grillo e al commissario ad acta della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, i segretari generali della Fp Cgil, Alessandra Baldari, della Cisl Fp, Luciana Giordano e di Uil Fpl, Elio Bartoletti ricordano “lo scorso 12 luglio avevamo segnalato al commissario straordinario Cotticelli e al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro, una serie di eccezioni e irregolarità di natura tecnico-giuridico, oltre a svariate ragioni di mera inopportunità, che inficiano la composizione e lo stesso regolamento dell’Organismo tecnicamente accreditante (Ota). Era stato chiesto di procedere a una rivalutazione dell’individuazione dei soggetti a cui e stata affidata la conduzione e la presidenza di un organismo, quale l’Ota, che svolge un compito di prioritario interesse pubblico e fondamentale ai fini dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili da destinare al miglioramento della qualità e della sicurezza delle cure e dei servizi”.

“A distanza di oltre un mese dalla pubblicazione della nostra prima denuncia, tutto tace, nessuna risposta ci è pervenuta”. Lo scrivono i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl con riferimento alla composizione dell'”Ota”, l'”Organismo tecnicamente accreditante” della Regione che ha il compito di definire il sistema regionale di accreditamento istituzionale attraverso la valutazione delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private. In una lettera inviata al presidente della Regione, Mario Oliverio, e indirizzata, per conoscenza, anche al ministro della Salute Giulia Grillo e al commissario ad acta della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, i segretari generali della Fp Cgil, Alessandra Baldari, della Cisl Fp, Luciana Giordano e di Uil Fpl, Elio Bartoletti ricordano “lo scorso 12 luglio avevamo segnalato al commissario straordinario Cotticelli e al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro, una serie di eccezioni e irregolarità di natura tecnico-giuridico, oltre a svariate ragioni di mera inopportunità, che inficiano la composizione e lo stesso regolamento dell’Organismo tecnicamente accreditante (Ota). Era stato chiesto di procedere a una rivalutazione dell’individuazione dei soggetti a cui e stata affidata la conduzione e la presidenza di un organismo, quale l’Ota, che svolge un compito di prioritario interesse pubblico e fondamentale ai fini dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili da destinare al miglioramento della qualità e della sicurezza delle cure e dei servizi”.

“Il commissario Cotticelli – aggiungono gli esponenti sindacali – aveva revocato il decreto precedentemente pubblicato dall’ex commissario Massimo Scura perché, a parere del nuovo commissario, aveva generato nella materia trattata le storture tecniche e normative, motivando tale determinazione con la necessita che a presiedere l’Ota dovesse essere una figura terza, garante delle imparzialità delle procedure di accreditamento istituzionale. Ebbene, in tale contesto, certo non ci saremmo aspettati che venisse perfino modificato il regolamento generale dell’Ota consentendo, a chi non è dirigente, addirittura di presiederlo. Fatto grave, proprio in considerazione – spiegano Baldari, Giordano e Bartoletti – del ruolo strategico che deve assolvere l’Organismo. A questo punto, il dubbio che la modifica del regolamento sia stata effettuata proprio per sopperire al macroscopico ‘errore’ commesso dal Dipartimento con la nomina di una figura non certamente terza e che non aveva i requisiti rispetto al precedente decreto, diventa quasi certezza”.

redazione Calabria 7

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