Il sindacato di polizia penitenziaria Uspp in tour nelle carceri calabresi per monitorare le condizioni di lavoro degli agenti. La delegazione composta dal presidente Uspp Giuseppe Moretti, dal vicepresidente e responsabile coordinamento dirigenti e funzionari dell’Uspp Francesco Laura e del delegato regionale Walter Campagna ha fatto oggi tappa alla casa circondariale Ugo Caridi di Catanzaro.
“Nel carcere di Catanzaro forte carenza di personale”
“Nel carcere di Catanzaro forte carenza di personale”
“Stiamo visitando diversi istituti penitenziari italiani che – ha spiegato Moretti – presentano delle gravi criticità. Catanzaro è tra questi perché registra una forte carenza di personale. La struttura va sicuramente rivista sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro e ovviamente la vasta presenza di detenuti e questa endemica e radicata carenza di unità complica la vità operativa del personale, con un grosso carico di lavoro, turni massacranti che si aggraveranno e che si acuiscono in periodo di ferie con congedi da recuperare. È un problema che riguarda tutta l’Italia, però in istituti particolari e importanti come questo viene ancora più sentita perché le unità impiegate sono veramente poche e sono costrette a fare più posti di servizio durante l’arco della giornata. Dopo questa visita faremo una relazione della situazione che abbiamo trovato e la presenteremo al vertice dell’Amministrazione penitenziaria e al vertice politico che in questo momento si sta particolarmente adoperando per cercare di ridare credibilità anche al sistema penitenziario. Ovviamente c’è tutta una questione che riguarda la modifica del modello gestionale, per evitare le aggressioni e che i detenuti abbiano la percezione di impunibilità quando commettono dei reati anche all’interno delle strutture. Poi c’è la questione dei traffici illeciti. Noi contiamo molto sull’operato del nuovo Governo però diciamo anche che i tempi sono ormai stringenti perché comunque la situazione è sempre più difficoltosa. Faremo quindi questa relazione, dopodiché interesseremo comunque tutte le autorità preposte per verificare se ci siano possibilità di migliorare le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria. Oggi, quindi, ci dedicheremo in particolare a Catanzaro mentre invece domani mattina visiteremo tutti e due gli istituti penitenziari di Reggio Calabria perché anche lì abbiamo delle situazioni emergenziali che vanno seguite. Anche lì c’è una particolare tipologia di detenuti e quindi bisogna dotare l’istituto di risorse adeguate, anche a livello di difesa del personale, visto che ultimamente si stanno registrando molti episodi critici che riguardano comportamenti contro la legge da parte dei detenuti all’interno della struttura”.
“Le soluzioni? Sfollamento e assunzione di nuovo personale”
“Al di là di quello che purtroppo conosciamo benissimo perché lo abbiamo denunciato in tutti i modi, – ha chiarito Campagna – ovvero la carenza cronica di personale di polizia penitenziaria che creerà non poche difficoltà da qui a breve quando partirà il piano ferie. Sembrerebbe sia aumentato il numero dei servizi relativi alle attività del nucleo traduzione e piantonamenti. Ciò preoccupa perché serve personale per coprire queste mansioni. Una soluzione potrebbe essere la chiusura di alcuni reparti detentivi, procedere con uno sfollamento. Ovviamente l’assunzione di personale sarebbe il percorso più idoneo, con l’assegnazione di almeno 70 agenti in Calabria, anche se il fabbisogno supera le 100 unità”.

