Ai vertici della sanità calabrese fino a pochi mesi fa. Ora rischiano di finire a processo. Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato a sollevare dubbi sulla regolarità dei bilanci dell’Asp di Cosenza a partire dal 2015. Contabilità falsate che secondo l’accusa sarebbero frutto di accordi tra funzionari di Stato e tra questi e i privati. Approfondimenti sulle evidenze emerse hanno portato oggi la Procura di Cosenza, rappresentata dal pm Mariangela Farro, a chiedere il rinvio a giudizio per 16 degli indagati dell’operazione “Sistema Cosenza”. Tra loro, oltre a Raffaele Mauro (ex commissario dell’Asp di Cosenza), appaiono gli ex commissari per il Piano di rientro dal debito sanitario della Calabria: il generale di corpo d’armata in pensione campano Saverio Cotticelli e Massimo Scura. Coindagate figure apicali della porzione di sanità gestita dalla Regione Calabria, all’epoca dei fatti dirigenti del dipartimento Salute Antonio Belcastro e Bruno Zito. A decidere sul rinvio a giudizio richiesto dal pubblico ministero sarà il gup Piero Santese che oggi ha fissato la date dell’udienza preliminare al prossimo 1° marzo.
“Sistema Cosenza”, richiesta di rinvio a giudizio
E’ stato richiesto il rinvio a giudizio per: Saverio Cotticelli, Massimo Scura, Antonio Belcastro, Bruno Zito, Luigi Bruno, Francesco Giudiceandrea, Maria Marano, Francesco Giovanni Lauricella, Antonio Scalzo, Carmela Cortese, Remigio Magnelli, Fabiola Rizzuto, Aurora De Ciancio, Nicola Mastrota e Vincenzo Ferrari. Archiviata la posizione di Pasquale Bozzo e Alfonso Luzzi.