Sistema Cosenza, Morra: “Un film che avevo già raccontato nel 2016”

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“Oggi, come ieri, viene fuori un’altra inchiesta che accusa di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio e costringe al divieto di dimora sia il responsabile delle risorse umane dell’Asp di Cosenza Remigio Magnelli che l’ex direttore generale dell’Asp Raffaele Mauro – afferma in una lunga nota il Presidente Morra – un film che avevo raccontato in interrogazioni parlamentari ed esposti in Procura sin dal 2016”. Lo afferma il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra. “Negli anni 2016 e 2017 ho presentato due interrogazioni destinate ai ministri Madia e Lorenzin, infine ho prodotto un esposto depositato poi in Procura a Cosenza”.

“In questi documenti inviati a ministri e magistrati – aggiunge Morra – raccontavo anche della condanna in primo grado ad 1 anno di Remigio Magnelli per abuso d’ufficio, già direttore delle risorse umane dell’Asp. Successivamente chiedevo pubblicamente al dottor Mauro di spostare dal proprio ruolo Magnelli per preservare l’Asp di Cosenza da ulteriori problemi. Il ruolo di potere, e spesso anche di comando, riservato a Magnelli in questi anni ha dell’assurdo, in spregio ai diritti dei pazienti e dei medici dell’azienda sanitaria cosentina. Nonostante i solleciti al dottor Mauro a cui chiedevo di spostare Magnelli, decise di non ascoltare quel richiamo alla legalità che mi sembrava di buon senso. Oggi li troviamo entrambi sotto accusa dalla Procura di Cosenza”.

“In questi documenti inviati a ministri e magistrati – aggiunge Morra – raccontavo anche della condanna in primo grado ad 1 anno di Remigio Magnelli per abuso d’ufficio, già direttore delle risorse umane dell’Asp. Successivamente chiedevo pubblicamente al dottor Mauro di spostare dal proprio ruolo Magnelli per preservare l’Asp di Cosenza da ulteriori problemi. Il ruolo di potere, e spesso anche di comando, riservato a Magnelli in questi anni ha dell’assurdo, in spregio ai diritti dei pazienti e dei medici dell’azienda sanitaria cosentina. Nonostante i solleciti al dottor Mauro a cui chiedevo di spostare Magnelli, decise di non ascoltare quel richiamo alla legalità che mi sembrava di buon senso. Oggi li troviamo entrambi sotto accusa dalla Procura di Cosenza”.

“La Procura prova a restituire, quindi, dignità all’Asp cosentina e ci racconta di un ‘Sistema Cosenza’, nel momento sanitario peggiore di sempre veniamo a conoscenza dei bilanci falsi per gli anni 2015, 2016 e 2017 e dei possibili aiutini agli amici degli amici per fare carriera, il tutto indebitando l’Asp a spese dei cittadini che subiscono un servizio sanitario chiaramente scadente. Fra i destinatari di misure interdittive ci sono gli ex commissari alla Sanità, Massimo Scura e Saverio Cotticelli, il dirigente regionale Antonio Belcastro, e poi ancora Antonio Scalzo e il dirigente dell’Asp Gennaro Sosto”.

“Di recente Magnelli – sottolinea Morra – ha beneficiato di ulteriori ‘favori’ che la dimissionaria commissaria dell’Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini, ha conferito, speriamo involontariamente, al dottor Magnelli assumendo la figlia con lo scorrimento di una graduatoria grazie alla delibera n. 1155 del 16 novembre scorso, poco prima che il Commissario andasse via da Cosenza. Come se non bastasse sempre la dottoressa Bettelini, prima di andarsene, ha ‘regalato’ al dottor Magnelli un nuovo incarico che si sommava ai tre precedentemente assunti: direttore Uoc Risorse Umane, direttore Uoc Personale convenzionato, direttore Uoc Affari Generali, direttore Dipartimento tecnico-amministrativo, con l’effetto che, in veste di direttore del Dipartimento, era organo controllore e, nelle vesti di direttore delle diverse Uoc affidategli, controllato”.

“La speranza è che il nuovo commissario Vincenzo La Regina – conclude Morra – faccia piazza pulita e ripristini la legalità all’interno dell’Asp cosentina, tutto il resto verrà con il lavoro, ma senza legalità ogni tentativo di erogare servizi ai cittadini sarà vano”.

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