Sky, Netflix, Dazn ed i maggiori servizi tv in streaming sono le vittime della maxi frode frode al centro dell’inchiesta della Procura di Milano. Il blitz della Guardia di Finanza ha smantellato una vera e propria struttura tecnologica che, da una base di Napoli, era in grado di diffondere illegalmente i segnali della pay tv a oltre 500mila utenti che pagando soltanto 10 euro al mese accedevano a tutti i servizi.
Base operativa a Napoli
Perquisite le abitazione di venti persone indagate di violazione della legge sul diritto d’autore che si trovano – come riporta il Corriere della Sera – in Toscana, Emilia Romagna, Campania e Calabria. La Guardia di Finanza ha scoperto che un singolo soggetto residente a Napoli, dopo aver acquistato regolarmente gli abbonamenti, era in grado di manipolare gli abbonamenti superando i sistemi di protezione, moltiplicarli e rivenderli ai clienti finali.
“La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di Sky nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l’operazione di oggi, l’ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale. La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali”, commenta l’azienda in una nota.