“Sogno di una notte di Mezza Estate”, riuscito esperimento al Teatro Comunale di Catanzaro

“Sogno di una notte di Mezza Estate” va in scena in una fredda serata di gennaio ma riscalda il cuore con la bravura di tutti gli attori in scena

“Sogno di una notte di Mezza Estate” va in scena in una fredda serata di gennaio ma riscalda il cuore con la bravura di tutti gli attori in scena: i professionisti della Compagnia del Teatro di Mu e gli allievi della Scuola di Teatro “Enzo Corea” che, sabato scorso al Teatro Comunale di Catanzaro, hanno dato vita ad un esperimento assai complesso ma riuscitissimo. Del resto, “ognuno di loro è stato sé stesso ed ognuno di loro ha imparato a dare il meglio di sé”, ha avuto modo di dichiarare Salvatore Emilio Corea, che ha curato la regia assieme a Claudia Olivadese, mentre la versione dell’opera di Shakespeare è stata tradotta e adattata da Franco Corapi. Una scenografia che si sviluppa su diversi piani e una chiave recitativa divertente: quasi sei mesi di preparazione in cui i registi hanno chiesto ai giovani attori di cercare il conflitto col proprio personaggio. Una tessitura della narrazione in cui il connubio tra magia e comicità si alterna dolcemente senza che una prenda il sopravvento sull’altra.

“Sogno di una notte di Mezza Estate”

“Sogno di una notte di Mezza Estate”

“Ci sono tante chiavi di lettura per mettere in scena questa famosissima opera del Bardo – spiega ancora Corea – molti prediligono il lato magico della notte, addirittura ignorando il quinto atto dell’opera che al contrario secondo noi tende a distendere gli animi un po’ come l’arrivo del cacciatore nella favola di Cappuccetto Rosso. Altri basano il nocciolo della storia sull’amore tra Bottom e la splendida Regina delle Fate, evidenziando il dramma del pover’uomo che risvegliandosi sarà segnato dal ricordo di un amore che egli stesso non sa se ha vissuto davvero. La verità è che ci sono tanti sogni nel Sogno di una Notte di Mezza Estate: il sogno degli amanti, il sogno del mondo magico, il sogno dei comici. Noi abbiamo cercato di svilupparli tutti”.

Replica a Tiriolo, nella Casa delle Culture

In scena, quindi straordinari Gianpaolo Negro nel ruolo di Chiappa, Pasquale Rogato in quello di Oberon e di Teseo, Mia Carmen Talarico interpreta Titania e Ippolita, Massimiliano Rogato in Demetrio, Gaia Mastria in Elena e i fantastici allievi della Scuola di Teatro a giocare con gli altri ruoli. Da sottolineare una sorpresa registica per il ruolo di Puck: Marta Matera e Giorgia Procopio hanno avuto la grande capacità di “coniugarsi”, incastrandosi alla perfezione nella proiezione del personaggio che sebbene con due volti è stato reso realisticamente nella propria unicità. Al loro fianco anche gli innamorati Laura Zinni (Lisandro) e Mariafrancesca Di Marco (Ermia); gli artigiani di Atene (in cerca di fama immeritata) Alessia Ranieri- Tacchia (Carpentiere); Ludovica Maria Cosenza – Cecco Sospiro (Aggiustamantici); Nairi Montesano Stagna (Calderaio); Ilaria Ranieri – Mortinpiè (Sarto); Maria Barberio- Guglielmo Steppa (Maniscalco); Giulia Petrolo – Morsa (Stipettaio); Marianna Greco Fedra (Madre di Ermia); Francesca Moroni, Giorgia Pagano Cerimonieri al seguito di Teseo; Giorgia Colosimo, Chiara Mirante Fate (figlie della regina Titania); Claudia Perrone, Flavia Macchioni, Gaia Anzalone (Elfi della regina Titania); Marta Matera, e Giorgia Procopio – Puck (Servo di Oberon). E sabato 28 gennaio si replica a Tiriolo, nella Casa della Culture ore 21. Per informazioni e prenotazioni: 0961 748704.

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