Soldi scomparsi e la vittima in ospedale, presunto aggressore assolto

Era stato ipotizzato che si fosse impadronito di un'ingente somma di denaro in contanti per poi andarsene a bordo del proprio mezzo

Il Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale ha assolto il 33enne crosiota S.P. dalle gravissime imputazioni di rapina, lesioni personali e violenza privata in concorso con altro imputato. Le indagini prendevano il via in seguito a un episodio che aveva avuto origine mentre si trovava all’interno di un bar-tabacchi. Qui sarebbe avvenuto il primo incontro tra la vittima e due soggetti che, dopo averlo fissato insistentemente e aver parlato tra di loro, gli si sarebbero avvicinati per chiedergli se avesse visto un portafogli che poco prima era caduto a terra. Alla domanda l’uomo rispondeva negativamente, per poi allontanarsi a bordo della propria auto.

Dopo aver percorso circa cinquanta metri l’uomo si accorgeva dallo specchietto retrovisore che le due persone notate nel bar lo stavano seguendo e gli facevano segno di accostare. Appena fermata la propria auto, l’uomo chiamava i carabinieri mentre i due gli chiedevano a gran voce dove avesse messo il portafogli che stavano cercando. Su invito dello stesso conducente, i due controllavano l’interno dell’autovettura e procedevano finanche alla perquisizione personale dell’uomo che a quel punto veniva aggredito e scaraventato a terra, colpito a calci in varie parti del corpo. Aperto il vano oggetti dell’auto, i due si impadronivano di una ingente somma di denaro in contanti per poi andarsene a bordo del proprio mezzo.

Dopo aver percorso circa cinquanta metri l’uomo si accorgeva dallo specchietto retrovisore che le due persone notate nel bar lo stavano seguendo e gli facevano segno di accostare. Appena fermata la propria auto, l’uomo chiamava i carabinieri mentre i due gli chiedevano a gran voce dove avesse messo il portafogli che stavano cercando. Su invito dello stesso conducente, i due controllavano l’interno dell’autovettura e procedevano finanche alla perquisizione personale dell’uomo che a quel punto veniva aggredito e scaraventato a terra, colpito a calci in varie parti del corpo. Aperto il vano oggetti dell’auto, i due si impadronivano di una ingente somma di denaro in contanti per poi andarsene a bordo del proprio mezzo.

Nel frattempo, dopo essersi recato presso il presidio ospedaliero dell’area urbana di Rossano dove veniva visitato e refertato, prendeva il via l’attività degli inquirenti, sfociata poi nel procedimento penale. Conclusa l’istruttoria dibattimentale nell’ambito del processo a carico del 33enne crosiota, all’esito delle discussioni delle parti il Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale, in totale accoglimento delle ragioni difensive esposte dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto S.P. con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”.

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