L’Università della Calabria è vicina, in questi drammatici giorni, alla comunità Ucraina e ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. L’Unical, in accordo con la posizione espressa della Conferenza dei rettori delle Università italiane, al cui interno è attiva la Rete delle Università per la Pace, è convinta che” la costruzione della pace sia urgente e indispensabile, che si debba fare ricorso a tutte le azioni diplomatiche necessarie affinché si arrivi al più presto alla sospensione del conflitto armato”.
Ferma condanna a “ogni atto di violenza”
Ferma condanna a “ogni atto di violenza”
L’Università della Calabria condanna con “fermezza ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali” e richiama ai “valori della fratellanza tra i popoli, che costituiscono l’unica solida barriera contro l’odio e la violenza”. L’Ateneo vuole mostrare la sua solidarietà con “fatti concreti”, a “beneficio” e “sostegno” delle vittime della guerra, rivolgendosi in particolare al mondo della cultura e dell’accademia, “anch’esso duramente colpito, come raccontano le cronache recenti, con i bombardamenti sull’università di Kharkiv. Pertanto, accogliendo da subito l’invito del ministro dell’Università, Maria Cristina Messa, l’Unical – conclude la nota – ha deciso di promuovere immediate azioni che possano portare all’accoglienza di studentesse e studenti ucraini, offrendo loro 15 borse di studio in vitto e alloggio per tutto l’anno accademico in corso”.