E’ stata inaugurata il 27 gennaio al complesso monumentale del San Giovanni di Catanzaro la mostra dedicata alla Shoah. Una esposizione inedita e originale che abbraccia storia, divulgazione, tecnologia e innovazione. “Solo per colpa di essere nati” , questo il nome della kermesse che è stata aperta al pubblico in occasione del Giorno della Memoria.
Il progetto è promosso dalla 4culture Srls e ideato da E-bag Srl, con il sostegno della Regione Calabria, il patrocinio di Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), della Fondazione Museo della Shoah di Roma, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro e dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria e la partnership con Soprintendenza speciale archeologia Arti e Paesaggio di Roma. Testimonial d’eccezione dell’evento è la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, alle cui parole si richiama il titolo della mostra.
Il progetto è promosso dalla 4culture Srls e ideato da E-bag Srl, con il sostegno della Regione Calabria, il patrocinio di Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), della Fondazione Museo della Shoah di Roma, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro e dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria e la partnership con Soprintendenza speciale archeologia Arti e Paesaggio di Roma. Testimonial d’eccezione dell’evento è la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, alle cui parole si richiama il titolo della mostra.
Trenta le opere realizzate dallo street artist neyorkese Frank Denota che tutti potranno ammirare al San Giovanni sino al 25 aprile . I dipinti sono stati esposti in precedenza al Vilna Shul, al Centro per la cultura ebraica di Boston e alla Camera dei Deputati del Parlamento Italiano . Visitare la mostra è un vero momento di riflessione per tutti grazie anche al supporto di apparati storici di approfondimento e da un innovativo allestimento multimediale. L’obiettivo è quello di far comprendere anche alle nuove generazioni quanto crudele sia stato lo sterminio degli ebrei e soprattutto insegni a tutti come adesso sia fondamentale combattere ogni forma di persecuzione razziale e di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo. All’interno del percorso espositivo ci sarà anche un pezzo di storia tutta calabrese con un approfondimento dedicato al campo di internamento fascista di Ferramonti di Tarsia, il più grande campo per ebrei stranieri, apolidi ed antifascisti realizzato in Calabria.