E’ stata rinvenuta da un gruppo di sub volontari, messo insieme da un carabiniere libero dal servizio, Luigi Morello, la carrozzina persa alcuni giorni fa nel mare di Soverato da una donna, Maria Grazia Di Cello, una giovane psicologa affetta da una grave patologia che la costringe seduta.
Le operazioni di recupero
Le operazioni di recupero
In questi giorni, il gruppo di sub volontari ha programmato l’operazione di ricerca sul fondale. La carrozzina della donna è stata individuata a ben 65 metri di profondità, a circa 80 metri dalla battigia ed è stata riportata in superficie con l’impiego di palloni gonfiabili. Dalla perdita del presidio sanitario erano passati ben 9 giorni, nei quali il mare è riuscito a trascinare la sedia abbastanza in profondità, ma non tanto da impedire ai volenterosi sub di rinvenirla e recuperarla, proprio con l’ausilio di palloni di sollevamento, spesso appositamente impiegati in operazioni subacquee. La donna aveva perso il controllo della carrozzina, riuscendo però a sganciarsi e a mettersi in salvo.
I partecipanti alle operazioni di recupero
A compiere il gesto un affiatato gruppo di subacquei tecnici, coordinati nell’occasione dal Luogotenente dei Carabinieri Luigi Morello, Comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Soverato, il quale, fuori servizio, ha promosso la delicata operazione di ricerca. La passione per il mare e la grande esperienza nelle immersioni profonde, ha consentito al gruppo affiatato di portare a termine con successo il delicato lavoro subacqueo, reso particolarmente pericoloso e complicato dalla profondità elevata che la carrozzina aveva raggiunto per inerzia inabissandosi. Assieme al Luogotenente Morello, hanno partecipato al recupero Franco Lobello, Antonio Pristerà (dell’associazione Sthealt Divers) e Massimiliano Salvatori, a sua volta con un passato da Ausiliario nell’Arma dei Carabinieri. Durante le attività subacquee il personale della Guardia Costiera del locale Ufficio Circondariale Marittimo ha presidiato l’area di ricerca con un mezzo nautico, garantendo il recupero della carrozzina dopo la riemersione.
L’incontro presso la Compagnia di Soverato e la commozione di Maria Grazia
La mattina successiva al recupero, all’interno della Compagnia Carabinieri di Soverato, con la partecipazione del personale della Guardia Costiera, in uno scenario di profonda commozione si è proceduto alla restituzione della carrozzina speciale a Maria Grazia DI CELLO, che apprendendo della notizia del ritrovamento ha voluto incontrare direttamente i carabinieri ed i subacquei volontari per ringraziarli personalmente del gesto che l’ha visibilmente emozionata. Nel frangente sono emersi, dal racconto sull’accaduto, altri elementi che hanno caratterizzato l’evento del 12 agosto che peraltro ha sfiorato la tragedia in mare. La donna ha raccontato di essere stata intenta a fare il bagno vincolata alla sedia a rotelle quando ad un certo punto si è resa conto che la carrozzina si stava inabissando lungo il fondale particolarmente scosceso e subito profondo in quella località. Solo la sua prudenza l’ha portata a svincolarsi prontamente, evitando così l’imminente pericolo allorquando la sedia ha continuato a muoversi per inerzia verso l’abisso fermandosi definitivamente alla profondità di circa 65 metri.


