“La Congregazione per la dottrina della fede ha soppresso il Movimento Apostolico e l’Istituto Maria Madre della Redenzione, dopo una visita ispettiva e le rivelazioni che hanno originato il movimento non sono state ritenute di origine soprannaturale, non si sa sulla base di quali elementi. Si tratta di un ingiusto accanimento e per me, le motivazioni contenute nel decreto di soppressione non sono sufficienti. A seguito della soppressione, l’Ispiratrice è finita in una gogna mediatica senza precedenti e ora che lei non è più in vita, nessuno si prende la responsabilità di quanto successo”. Inizia cosi la lettera aperta di Paolo Marraffa nipote della fondatrice del Movimento Apostolico all’ex consiglio direttivo e agli assistenti ecclesiastici.
Le ultime parole
Le ultime parole
“Prima di morire, ha rivolto delle parole a Monsignor Costantino Di Bruno, riportando cosa lui scriveva qualche tempo prima e interrogandolo. Un prete ultimamente si è avvicinato a me raccomandando: “Bisogna stare attenti a cosa si dice che non ci vuole molto a raggiungere il Papa e riferire” o ancora: “Non chiedere niente, tua nonna non ha mai chiesto niente a nessuno”. La mia preoccupazione non è assolutamente questa, ma quella di fare emergere la verità di quanto accaduto e io chiedo eccome. Gesù diceva: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova”.