Sono stati sorpresi a rubare 670 chili di pigne. Sono scattate così le manette per G.B.D.M., 31enne vibonese, M.B., 37enne algerino, e A.G., 50enne algerino. Tutti residenti a Soriano Calabro. I militari della Stazione di Davoli li hanno fermati mentre erano intenti a recidere pigne dalla pineta pubblica di San Sostene, in località “Portella”, sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, per trarne un profitto economico. Ad aggravare la posizione dei tre, oltre la flagranza di reato, l’aver commesso il fatto con violenza sulle cose, consistita nella “rottura degli strobili dai palchi”, cioè nel taglio delle pigne dagli alberi. I due algerini, infatti, sono stati sorpresi mentre erano appesi sui pini a staccare gli strobili e lanciarli al 31enne vibonese che, a terra, riponeva tutto in grandi sacchi di plastica. All’arrivo dei militari i tre erano riusciti a riempire già 21 bustoni, per un peso totale di 670 chili.
Nel corso dell’udienza di convalida il 31enne vibonese ha dichiarato di essere stato autorizzato a raccogliere pigne dall’amministrazione comunale di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e di avere inconsapevolmente sconfinato fino a San Sostene. Il giudice del tribunale monocratico di Catanzaro, Antonella De Simone, all’esito del rito per direttissima ha convalidato l’arresto dei tre imputati, difesi dall’avvocato Vincenzo Cicino, disponendo però l’immediata liberazione degli imputati, a dispetto della richiesta di misura cautelare ai domiciliari avanzata dalla Procura.
Nel corso dell’udienza di convalida il 31enne vibonese ha dichiarato di essere stato autorizzato a raccogliere pigne dall’amministrazione comunale di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e di avere inconsapevolmente sconfinato fino a San Sostene. Il giudice del tribunale monocratico di Catanzaro, Antonella De Simone, all’esito del rito per direttissima ha convalidato l’arresto dei tre imputati, difesi dall’avvocato Vincenzo Cicino, disponendo però l’immediata liberazione degli imputati, a dispetto della richiesta di misura cautelare ai domiciliari avanzata dalla Procura.