Di Carmen Mirarchi
Il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, ed il consigliere regionale Giuseppe Aieta hanno occupato pacificamente l’ufficio del Commissario alla sanità Cotticelli.
Il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, ed il consigliere regionale Giuseppe Aieta hanno occupato pacificamente l’ufficio del Commissario alla sanità Cotticelli.
Lo scopo è capire quando e se sarà messa la parola fine alla sospensione del punto nascita di Cetraro, chiuso temporaneamente a seguito della morte di una giovane donna dopo il parto. Il 5 agosto scorso è stata resa operativa la decisione a Ministero a pochi giorni dal tragico evento del 17 luglio. “Non siamo qui per discutere ma per occupare pacificamente ad oltranza l’ufficio del Commissario alla sanità Cotticelli perché c’è un decreto di riapertura firmato dal direttore del Dipartimento salute della Regione Calabria, c’è la disponibilità del Commissario ma l’indisponibilità della subcommissaria Crocco” ha dichiarato il consigliare Aieta. “La Crocco ha vincolatola sua firma ad un parere del Ministero che però non arriva. Oggi è arrivata anche una richiesta all’Asp per verificare se sono superate le carenze. Si gioca alle tre carte e non è più possibile. “Questo è Il simbolo dei diritti minimi non esercitati.
Le mamme nei giorni scorsi hanno protestato con il pancione. È stato nominato il primario e ci sono e basi per la riapertura” ha specificato il consigliere regionale Aieta che ha ricordato il motivo della chiusura sottolineando che la sicurezza deve essere agevolata da Asp e Commissari. “Qui non arrivano investimenti e nessuno si fa sentire. Devono oggi spiegarci la natura del contrasto alla decisione del Belcastro” ha concluso. Il primo cittadino di Cetraro ha parlato di una chiusura e di una serie di prescrizioni. “Era stato firmato un decreto di riapertura parziale circa 20 giorni fa. Siamo decisi a restare qui sino alla firma perché si va a partorire fuori regione con rischi enormi” ha detto il sindaco. “La subcommissaria attende un parere del Ministero che non arriva perché inusuale” ha concluso.